Martedì 22 novembre il dott. Stefano Pieri - psicologo e psicoterapeuta attivo da anni nelle scuole umbre con una serie di progetti di carattere psicopedagogico - parteciperà al seminario "Uso consapevole del Web",
organizzato da Regione Umbria, Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria, Università degli Studi di Perugia-Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione e Scuola Secondaria di Primo Grado "Da Vinci-Colombo" di Perugia. Il seminario si terrà a Perugia presso l'Aula Magna dell'Istituto Tecnico Commerciale "A. Capitini-Vittorio Emanuele II" con inizio alle ore 15, e vedrà anche la partecipazione tra gli altri del Vicepresidente della Regione Umbria Carla Casciari, del Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale Maria Letizia Melina, del Dirigente Scolastico della "Da Vinci-Colombo" Massimo Mariani e della Professoressa Floriana Falcinelli dell'Ateneo perugino.

L'intervento del dott. Pieri si intitolerà Comunicare tra solitudine e finzione, e tratterà il tema del rapporto tra Web e giovani da un punto di vista psicoeducativo. Internet è diventato a tutti gli effetti un mezzo di comunicazione imprescindibile e di enorme importanza per miliardi di persone nel mondo, però al tempo stesso può rappresentare un'arma a doppio taglio per i nostri adolescenti: un uso scorretto e eccessivo di Internet da parte loro può portare alla creazione di una sorta di "bolla vuota", dentro la quale i giovani
fruitori della Rete possono trovare rifugio da una realtà che secondo loro non li gratifica e nella quale di conseguenza non si sentono bene con se stessi e con gli altri. In questi casi, Internet e i social network come Facebook e Twitter possono trasformarsi in strumenti di incentivazione dei problemi comunicativi e di socializzazione degli adolescenti, con il rischio che si crei un rapporto di dipendenza con il pc e con il Web che potrebbe anche allontanarli dalla realtà, con gravi conseguenze dal punto di vista personale e relazionale.

Come tutte le forme di dipendenza, pure quella da Internet nasce da un disagio sottile che sta a monte e che si origina dalle difficoltà della sfera emotivo-affettiva dell’individuo, ed è su queste difficoltà che bisogna
intervenire preventivamente fin dall'età infantile e preadolescenziale non solo per impedire la futura formazione di rapporti di dipendenza di qualunque tipo, ma anche per creare nei nostri giovani un rapporto armonico tra comportamenti ed emozioni, facendo capire loro che saper riconoscere le proprie sensazioni
vivendo pienamente la realtà è di basilare importanza per arrivare ad avere un’ emozionalità e un'affettività sane, che non si incanalino verso la negazione di se stessi e dell'altro che invece va raggiunto in modo vero e profondo.

In questo lavoro preventivo i genitori e gli insegnanti possono giocare un ruolo fondamentale, ma non sempre sono in grado di cogliere e interpretare eventuali segnali di disagio da parte dei loro figli e dei loro studenti: quindi, secondo il dott. Pieri è necessario che genitori e insegnanti possano contare su professionisti (come psicologi e pedagogisti) capaci di sostenerli fornendo loro le "chiavi di lettura" utili per aiutare gli adolescenti a districarsi bene non solo nella Rete di Internet, ma anche in quella della Vita.

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