( da La Nazione) - PERUGIA - UN GIOCO EROTICO sfuggito di mano, sesso estremo e pericoloso, che poteva avere conseguenze ben più gravi. Non una leggenda metropolitana, né un film a luci rosse: un giovane, l’altro ieri, è stato operato endoscopicamente poiché aveva una boccetta di profumo all’interno del suo corpo. L’oggetto, lungo 18 centimetri e largo 5, era infilato nelle parti intime e se non fossero intervenuti i medici dell’ospedale «Santa Maria della Misericordia» avrebbe potuto perforare l’intestino del malcapitato.

LA STORIA. «Aiutatemi, sto male». La richiesta di soccorso è arrivata giovedì. Un ragazzo sui trent’anni si sarebbe presentato al Pronto Soccorso del nosocomio perugino con forti dolori addominali. Gli accertamenti hanno subito chiarito la situazione: aveva un oggetto di grandi dimensioni all’interno dello stomaco.

Da quanto si è appreso sarebbe stato lui stesso a immettere il flacone nel corpo fin quando non sarebbe più riuscito ad espellerlo. Pur tuttavia, non si escludono ulteriori ipotesi o l’eventuale partecipazione di altre persone a quello che si configura come un gioco erotico che ha seriamente rischiato di provocare la morte del giovane.

LA SITUAZIONE, infatti, sarebbe finita fuori controllo: nel momento in cui cercava di liberarsi dell’oggetto, il giovane si è reso conto di non essere più in grado di espellerlo e ha chiesto aiuto. I medici hanno compreso la gravità: la bottiglietta di profumo (vuota, per la cronaca) avrebbe potuto infatti lesionare gli organi interni. Una lotta contro il tempo. Il ragazzo è stato così trasportato nel reparto di gastroenterologia e sottoposto a un intervento molto delicato, che richiede tecniche specifiche all’avanguardia. Grazie ai professionisti dell’ospedale il contenitore è stato rimosso per via endoscopica e il giovane se l’è cavata con qualche giorno di prognosi.

NON È LA PRIMA volta che capitano episodi del genere. Sono infatti in aumento anche a Perugia le persone che — praticando giochi sessuali spinti — si rivolgono in ospedale dopo aver introdotto volontariamente degli oggetti nel corpo. Solo qualche tempo fa ad un’altra persona i sanitari hanno dovuto estrarre un «giocattolo erotico».

Daniele Cervino

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