di Giovanni Paglia.

Uno studente dell’Itis Da Vinci di Carpi esprime su FB il suo giudizio negativo sull’alternanza scuola-lavoro. Viene punito con un 6 in condotta, che potrebbe pregiudicarne la promozione. Di seguito le motivazioni espresse dal preside Paolo Pergreffi, che andrebbe immediatamente mandato a fare un altro mestiere, il piu lontano possibile dalla scuola. Invito tutti a leggerle, perché sono un manifesto appeso al contrario di ciò che l’istruzione e l’educazione dovrebbero essere.
“Nel post lo studente faceva riferimento all’alternanza scuola lavoro come condizione di sfruttamento. Lamentava di non essere pagato per mansioni che considerava ripetitive. Questo proprio il primo giorno in azienda, quando le imprese, tra le prime caratteristiche che chiedono c’è la buona educazione, al di là delle competenze tecniche. Evidentemente la presa di posizione è dovuta a convinzioni ideologiche sull’alternanza scuola lavoro, probabilmente antecedenti rispetto all’inizio del periodo in azienda. E, del resto, non avrebbe potuto essere messo a svolgere mansioni particolarmente qualificanti il primo giorno che entrava in azienda. La decisione presa dal consiglio di classe del 6 in condotta è stata un segnale che si è voluto dare al giovane, che peraltro va bene a scuola, nell’ambito di una valutazione non definitiva”.

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