PERUGIA - L'assessore regionale Fabio Paparelli ha illustrato in Prima Commissione, presieduta da Oliviero Dottorini, il Programma di politica patrimoniale per il triennio 2014/2016. Il Piano, che verrà approvato in una delle prossime sedute della Commissione, punta alla “valorizzazione economica, funzionale, ambientale, paesaggistica e culturale dei beni immobiliari regionali”. Nel dibattito che si è sviluppato dopo l'illustrazione dell'assessore, particolare attenzione è stata dedicata alla situazione del magazzino di Solomeo, in cui si trova l'archivio deposito della Regione. La Commissione, accogliendo una richiesta del consigliere Andrea Lignani Marchesani (FdI), ha deciso di effettuarvi un sopralluogo il 24 settembre prossimo.

L'assessore Paparelli, nell'illustrare il Piano triennale, ha sottolineato come “il primo obiettivo che ci poniamo è la revisione della normativa regionale di riferimento, perché quella attuale è datata e mette Sviluppumbria, a cui spetta la gestione del patrimonio, nell'impossibilità di fare efficaci azioni di marketing”. Il problema principale, per l'assessore Paparelli, sono i tempi troppo lunghi, visto che attualmente “dalla manifestazione di interesse all'alienazione passano almeno due anni. Per questo i risultati delle alienazioni ottenuti fino ad ora non sono stati all'altezza delle aspettative. Il nostro scopo è quello di arrivare a forme di vendita più snelle ed efficienti, con sistemi di aste on-line sul modello di ebay”.

“Nei prossimi mesi – ha proseguito Paparelli - saremo in condizioni di attivare il portale, sviluppato da Sviluppumbria, chiamato 'Vetrina immobiliare', dove tutti i beni immobiliari oggetto di valorizzazione sono stati catalogati e fotografati, e per ognuno sarà possibile trovare i dati catastali e di mercato. Con questo le operazioni di marketing saranno molto più efficaci”. Il direttore generale di Sviluppumbria, Mauro Agostini, anche lui presente alla seduta della Commissione, ha spiegato che la Vetrina immobiliare “sarà pronta per novembre, e inizialmente riguarderà 25-30 beni tra i più appetibili”. Per Agostini si tratta di un “vero e proprio salto di qualità, che consentirà di far girare la Vetrina sul sito di Sviluppumbria, su quello istituzionale della Regione e sul costituendo portale del Turismo”. Paparelli ha proseguito dicendo che “già da quest'anno, il primo del piano triennale, siamo in condizione di chiudere la partita della razionalizzazione degli uffici della Regione: lo abbiamo fatto a Perugia con un risparmio di circa 800mila euro di affitti, lo faremo nei prossimi mesi a Terni con un risparmio previsto tra il 15-20 per cento”.

Altro elemento importante per Paparelli “è il Banco delle Terra, il cui regolamento è stato preadottato dalla Giunta e ora è al vaglio del Cal, che lo esaminerà nella seduta di domani. In merito all'archivio deposito di Solomeo – ha fatto sapere l'Assessore - abbiamo ricevuto una disdetta e gli uffici stanno procedendo a valutare le manifestazione di interesse di chi propone alla Regione immobili in affitto, così da risparmiare sugli attuali 159mila euro di canone per i 5mila metri quadri dell'attuale. Utilizzeremo il trasloco anche per risistemare l'archivio deposito”. Paparelli ha anche affrontato il tema degli ex complessi ospedalieri di Monteluce, Foligno e Città di Castello “che sono entrati nella disponibilità regionale. Per Città di Castello la prima asta pubblica è andata deserta e ora è in corso la seconda che parte da una nuova base d'asta. Per quanto riguarda i beni ex Anas – ha detto - le case cantoniere trasferite a titolo definitivo alla Regione Umbria dall'Agenzia del Demanio sono 29, di cui 20 in provincia di Perugia (di cui 9 date in concessione, 2 utilizzate dalla Provincia e 9 inutilizzate) e 9 in quella di Terni (di cui 2 in concessione, 4 utilizzate dalla Provincia e 3 inutilizzate). Il programma triennale prevede che, prima dell'alienazione, gli immobili vengano offerti in comodato gratuito ai comuni che hanno piani coerenti per la programmazione di sviluppo della nostra Regione, garantendone la manutenzione ordinaria e straordinaria. Per quanto riguarda i beni ex Fcu sono stati dati in concessione gratuita a Umbria Tpl, gestore del trasporto ferroviario, che è demandato a fare direttamente la valorizzazione, ma il ricavato deve essere reinvestito nel miglioramento della infrastruttura ferroviaria”.

Su questi temi è intervenuto il presidente della Commissione, Oliviero Dottorini, che, dopo aver stigmatizzato il ritardo con cui il regolamento del Banco della terra è arrivato al Cal, ha proposto, sulla scia di quanto fatto nel Lazio, di “mettere le ex case cantoniere a disposizione delle associazioni per circuiti turistici di qualità, preannunciando anche la presentazione di un ordine del giorno in materia”. Dottorini ha anche chiesto informazioni specifiche sull'ospedale di Città di Castello, per il quale il Comune non ha espresso richieste di interesse ne progetti, e per il campeggio di Città di Castello, la cui concessione verrà rinnovata ai fini della emanazione di un bando. Damiano Stufara (Rifondazione comunista) ha sottolineato l'importanza di individuare i beni da inserire nel Banco della Terra, e ha chiesto notizie su alcuni beni come il Caicocci ad Umbertide. Per Renato Locchi (Partito democratico) “l'unico ex ospedale che è stato valorizzato è quello di Monteluce, visto che servivano fondi per completare il polo unico” e ha sottolineato l'importanza di un “equilibrio” nelle diverse situazioni per tutelare tutti i cittadini, ricordando come la valorizzazione sia legata alle scelte dei Comuni. Per Manlio Mariotti (Partito democratico) è necessaria “una forte cabina di regia che coordini gli interventi previsti nel programma triennale, per evitare di perdere tempo. Siamo di fronte ad un documento importante, che per la prima volta fornisce una catalogazione complessiva dei beni della Regione, che però cade in un momento di forte crisi economica”.

Si è poi sviluppato un dibattito sul deposito di Solomeo. Per Andrea Lignani Marchesani “c'è una parte di magazzino destinata ad archivio regionale molto ben tenuta, ma altre parti sono in completo degrado. Inoltre alcune pubblicazioni potrebbero essere utilizzate e non lasciate lì a rovinarsi. Propongo un sopralluogo della Commissione”. Massimo Monni (Nuovo centrodestra) ha chiesto di prendere in considerazione “l'esternalizzazione per la gestione dell'archivio della Regione,  visto che lo fa l'80 per cento degli enti”, chiedendo un rendiconto preciso e complessivo di quanto si spende attualmente. L'assessore Paparelli ha detto di voler “scegliere la soluzione più conveniente per la Regione”, sottolineando il problema dei tempi (“il contratto di Solomeo scade il 30 settembre”) e che “presto potremmo avere a disposizione un bene di nostra proprietà”. Per Manlio Mariotti “la priorità è l'utilizzo di un locale regionale” e per questo si è detto disponibile a portare in Consiglio un ordine del giorno che vada in questo senso”.

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