IMOLESE – PERUGIA 1-0 (1-0)
IMOLESE: Bonaventura; Spada, Zinelli (25’ st Savini), Baharvand, Mantovani (42’ st Dubbioso), Camenti, Baldini, Funicello, Sbrescia, Xhaxo (15’ st Magnini), Casacci. A disp.: Mavoi, Sasdelli, Giovannino, Galtieri. All.: Mosconi.
GRIFO PERUGIA: Monsignori; Marchesi, Saravalle, Bordellini, Cianci (27’ st Bianchi); Fiorucci, Pederzoli; Pugnali, Costantini (35’ Natalizi), Roversi, Spapperi (20’ st Santacroce). A disp.: Iorio, Parise, Principi. All.: Scapicchi.
ARBITRO: Pirriatore di Bologna
MARCATORE: 18’ pt Saravalle (aut)

Doveva essere la partita della svolta, quella utile per accorciare sulla vetta, visto il passo falso in anticipo del Pordenone contro il Napoli. La Grifo invece sbanda ad Imola e perde un’occasione importante. La truppa di Scapicchi, costretta a rinunciare inizialmente alla Natalizi, in panchina per un attacco influenzale, parte bene dando la sensazione di aver beneficiato del cambio di modulo. Il 4-2-3-1 garantisce una manovra più fluida, anche se le ragazze biancorosse denotano la mancanza di lucidità in qualche giocata importante. Costantini e Pugnali insidiano la porta difesa da Bonaventura, ma i loro tiri non trovano lo specchio della porta.

L’Imolese non sembra avere le armi per controbattere e si limita a difendere. Tutto fino al 18’ quando un lancio in profondità delle padrone di casa trova impreparata la retroguardia perugina. Monsignori chiama il pallone, ma Saravalle nel tentativo di appoggiare indietro devia maldestramente il pallone e lo indirizza in fondo alla propria rete. A nulla il disperato tentativo di Marchesi, che arriva quando la palla ha già varcato la linea. Un brutto colpo, ma la Grifo reagisce qualche minuto più tardi con Pugnali: la respinta di Bonaventura però è ancora una volta decisiva.

Nella ripresa il tema della gara non cambia: biancorosse padrone del campo e Imolese costretta sulla difensiva. Costantini è ancora pericolosa ma non decisiva e almeno altre tre occasioni si registrano in area emiliana. Scapicchi prova a cambiare qualche pedina: dentro Bianchi, Pederzoli e Natalizi. Il risultato, però, non cambia e a nulla serve il forcing finale. Al triplice fischio del Sig. Pirriatore evidente la delusione in casa biancorossa per aver lasciato tre punti ad un avversario che, gol a parte, non si è mai affacciato dalle parti di Monsignori. Per non parlare poi della mancata possibilità di ridurre lo svantaggio dal Pordenone, sempre a più nove. Alla prossima sfida casalinga contro il Vicenza il compito di dirci se quella della rimonta è stata solo una fantasiosa ipotesi.
 

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