ROMA - "Non scegliamo noi di riaprire lo scontro: lo ha fatto l'azienda". Cosi' il segretraio nazionale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, spiega il fallimento della trattativa sulla Ast di Terni, che si e' consumato nella notte al ministero dello Sviluppo economico. "Ci aspettiamo che oggi stesso l'azienda invii la lettera per la procedura di mobilita' dei lavoratori, nonostante anche il governo abbia chiesto di non farlo. Per questo sto andando a Terni per incontrare i lavoratori in assemblea".

"La proposta del governo - spiega Bentivogli all'Agi - era in un equilibrio non soddisfaciente tra le posizioni ed e' stata bocciata da noi e dalla Ast. Ma noi continuiamo a puntare ad un accordo che pero' non abbia costi sociali insostenibili". "L'azienda vuole l'automatismo per il licenziamento delle persone che non accettano gli incentivi all'uscita volontaria, pari a 80mila euro, ed ha detto anche che senza accordo a rischio non sono 290 lavoratori ma il numero iniziale, pari a 550. A queste condizioni non si puo' trovare un'intesa".
 

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