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di Nicola Bos Le conclusioni del Pm Giuliano Mignini a riguardo della morte di Meredith Kercer sono amare: la ragazza è stata uccisa per futili motivi e per un furto veramente da ladri di galline (300 euro, l'equivalente dell'affitto del posto letto nella villa perugina). Ecco per quali terribili motivi, secondo il Pm, Amanda, Raffaele e Guede hanno ucciso una ragazza di 21 anni che, a dire del padre giornalista, stava vivendo a Perugia il momento della vita più esaltante. Uccisa da tutti e tre gli indagati. Questa è la conclusione dell'accusa che evidentemente non crede e non ha mai creduto che gli indagati non si conoscessero. Quella sera del 2 novembre del 2007 - secondo le indagini - Metz di ritorno da un frugale cena con alcune amiche, si è trovata in casa Amanda, Raffaele e Rudy, storditi dal fumo e dall'alcol. Aspettavano lei per fare una sorta di orgia. Metz non ci è stata e andando in camera sua avrebbe scoperto il furto dell'affitto (denari finiti per acquistare droghe?). Da lì è successo il litigio e il tentativo di violenza sessuale. Secondo Mignini, Rudy ha provato il rapporto sessuale mentre Raffaele e Amanda tenevano la ragazza. Forse Rudy non ci è riuscito. Si è sentito male. E' andato al bagno. Eppoi una volta tornato la decisione di ucciderla. Il coltello che per tre volte l'ha colpita al collo sarebbe imputato esclusivamente alla coppia di presunti amanti diabolici e non a Rudy. La coltellata è partita da loro. Poi la messa in scena del furto - con tanto di finestra rotta in una delle camere - e la fuga di Rudy in Germania. Amanda, l'americana tutto sesso e vita norturna, è incriminata anche per falsa testimonianza avendo messo in mezzo Lumumba sapendolo estraneo ai fatti. Condividi