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In provincia di Perugia l'incidenza dei lavoratori stranieri è in continua crescita come in costante aumento è la presenza di imprese fondate da extracomunitari: a sostenerlo è la Cna provinciale di Perugia chiedendo di attuare da subito una regolarizzazione ampia che estenda i benefici gia' individuati per colf e badanti a tutti gli altri lavoratori stranieri. Secondo l'organizzazione a oggi sono oltre 5.000 i titolari o soci di imprese gestite da stranieri che producono oltre il 5% del Pil regionale. Fabiano Coletti, responsabile del servizio immigrazione Cna World, ha quindi affermato che fermarsi ai lavoratori domestici per le regolarizzazioni "non sarebbe ne' giusto ne' utile" ed "é bene" che venga estesa ''anche a quelle imprese e a quei lavoratori stranieri altrimenti condannati allo stato di irregolarità". Cna evidenzia infatti in un comunicato che la quota dell'assunzione dei lavoratori stranieri nella Provincia di Perugia è del 25%. In sostanza ormai un lavoratore su quattro è immigrato. Nel contempo, i lavoratori domestici rappresentano il 16% del totale. ''Nella sola Provincia di Perugia - spiega ancora Coletti - sono state oltre 7 mila le richieste di assunzione in settori diversi dal lavoro domestico, in larghissima parte eccedenti la quota prevista. Per contro i posti disponibili sono appena 2.500. Sono quindi ancora troppe le richieste di lavoro che rimangono inevase e cio' comporta un ulteriore aggravio di difficolta' per le nostre imprese, strette tra la difficile situazione congiunturale ed una carenza di manodopera in molti settori dei servizi e della produzione, quali meccanica, legno, impiantistica e servizi alla persona". Condividi