di Valentino Parlato

Scu­sate, ma quando debbo fare il nome di Machia­velli non posso fare a meno di ricor­dare e segna­lare che i due autori ita­liani più tra­dotti nel mondo sono Machia­velli e Col­lodi. Insomma il Prin­cipe e Pinoc­chio sono le due anime con­trad­dit­to­rie del nostro paese più accre­di­tate all’estero.

Ma veniamo alla que­stione di oggi. «Uno che diventa Prin­cipe con il favore del popolo deve man­te­ner­selo amico e ciò gli sarà facile per­ché il popolo non chiede altro che di non essere oppresso. Ma uno che con­tro il popolo, diventa Prin­cipe con il favore dei potenti, deve prima di ogni altra cosa con­qui­stare il popolo, e ciò gli sarà facile nel momento in cui pren­derà il popolo sotto la sua pro­te­zione (…..) A un Prin­cipe è neces­sa­rio avere amico il popolo: altri­menti nelle avver­sità non ha scampo» (Machia­velli, Il Prin­cipe, cap. IX)

L’Unione Euro­pea, il nuovo desi­de­rato Prin­cipe, era par­tita con il favore e il soste­gno dei popoli. Ora rischia di essere un Prin­cipe senza il soste­gno del popolo e sotto il domi­nio delle lob­bies, della finanza spe­cu­la­tiva e delle grandi imprese. Il popolo è uscito di scena.

Pro­viamo a ricor­dare. L’ uni­fi­ca­zione dell’Europa è stata una grande spe­ranza. Unire paesi di grande e sto­rica cul­tura e tut­ta­via segnati da san­gui­nose e ripe­tute guerre inte­stine è stato un grande obiet­tivo. Con que­sto obiet­tivo e una grande spe­ranza abbiamo fatto l’euro, la moneta comune, ma non siamo riu­sciti a fare il Prin­cipe, lo stato uni­ta­rio euro­peo soste­nuto dai popoli euro­pei.

C’è solo l’euro: la moneta uni­ta­ria senza uno stato uni­ta­rio e demo­cra­tico. Siamo alla vigi­lia della ele­zione del Par­la­mento euro­peo, ma di un Par­la­mento con poteri assai limi­tati. Di solito il par­la­mento elegge il governo, ma con l’Europa non è così. Il governo di fatto resterà in mano alla Troika e, ancora di più, delle lob­bies, della grande finanza.

Il pros­simo 25 di mag­gio andremo a votare, ma sarà un voto assai leg­gero per eleg­gere un Par­la­mento debole e senza i poteri reali di cui dispon­gono (anche qui, rela­ti­va­mente) i par­la­menti nazio­nali. Siamo ancora lon­tani da un reale stato euro­peo: non avremo un vero Prin­cipe e, aggiungo, sarà un Prin­cipe lon­tano dal popolo.

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