Incoraggiati dalle parole espresse dal cardinal Pietro Parolin, che riprende il forte appello del Papa per la Pace, alle Potenze mondiali proponiamo di mirare strategicamente, per il bene delle proprie nazioni, ad una sicurezza non più basata sulla deterrenza nucleare ma ad una sicurezza integrale, come applicazione di una etica consonante con la dignità di ogni persona nel mondo donatoci da DIO. 

Solo così si potrà offrire ai popoli una Pace e un benessere duraturi. La sicurezza integrale potrà essere perseguita affrontando e risolvendo le nuove sfide imprescindibili dell’umanità, sempre più interconnessa a livello globale, quali la salute da epidemia, la miseria e la fame di milioni di persone a livello globale (presenti anche nei Paesi più evoluti), il Clima e l’inquinamento della Biosfera da attività umane, l’economia nazionale e internazionale. Tutte queste sono sfide che minacciano le basi della convivenza e dello sviluppo sostenibile a cui tutti gli uomini sono dignitosamente chiamati.

Affrontare e governare tali sfide, in modo strategico, in particolare per le Potenze mondiali, porta al raggiungimento della sicurezza più integrale per la Pace e lo sviluppo sostenibile progressivo per tutti i popoli.

Infatti la Pace si raggiunge quando vengono ottemperati i bisogni primari dei popoli, e quindi se si vuole perseguire una sicurezza integrale, come l’esperienza planetaria del Covid ha messo in luce, le principali linee che interessano una Sicurezza integrale, e nel contempo, la conversione delle armi nucleari in progetti di sviluppo sarebbero:

militare

economica

ambientale

alimentare

La sicurezza militare si rafforza quando vi è una diffusa fiducia tra attori internazionali circa l’impossibilità di essere oggetto di attacco da parte di un competitor. La dissuasione, fino ad ora, si è realizzata tenendo alto il costo di una azione militare, elevando, cioè, la capacità difensiva rispetto ad un potenziale attacco; infatti, quando il rapporto tra l’importanza della posta in gioco ed il costo di un conflitto raggiunge un determinato valore, altre forme di confronto pacifico possono lasciare il campo alla violenza. Quindi un Disarmo concordato progressivo ed equilibrato è da perseguire perché aumenta la fiducia reciproca e riduce la presenza delle armi richieste per la sicurezza.

                                                         

 

La sicurezza economica si raggiunge con lo sviluppo progressivo in campo economico di tutte le società. Il Disarmo e la Conversione Nucleare offrono tale possibilità di sviluppo economico in grande misura perché liberano una grande quantità di riserve economiche, provenienti dal Disarmo, da investire sia in opere infrastrutturali sia di sviluppo locale a favore degli oltre 7 miliardi di persone del nostro pianeta.

 

La sicurezza ambientale è l’ultima presa di coscienza dell’umanità davanti alla sempre più evidente crisi ambientale che genera nuovi conflitti nel mondo e costituisce la sfida ineludibile per la sopravvivenza dell’umanità entro qualche decennio. La Conversione nucleare in energia porta di per sé ad una notevole riduzione di CO2. Inoltre le ingenti risorse economiche non più destinate alla “corsa alla bomba” potrebbero contribuire in modo significativo al miglioramento della situazione ambientale del Pianeta che oggi versa in condizioni di povertà energetica, senza incidere sulla sostenibilità globale.

 

La sicurezza alimentare è il bisogno primario di tutte le società e di tutti i popoli nella storia umana, a cui i Governanti devono prioritariamente provvedere. 

Il ricavo finanziario della Conversione delle Armi Nucleari sarebbe sufficiente per debellare la miseria e la fame di tutte le popolazioni oggi bisognose nel mondo ed assicurare l’alimentazione a tutti gli uomini e donne del nostro pianeta.

 

Tutto ciò costituirebbe quindi la sicurezza integrale, senza ricorrere ad armamenti di minaccia globale, per un futuro di Sviluppo dignitoso per tutti e per la Pace nel mondo.

 

Verso una Sicurezza integrale - Ad innescare questo nuovo percorso verso una Sicurezza integrale può essere proprio il processo di disarmo nucleare (che richiama anche quello chimico e batteriologico) che già in un recente passato ha dimostrato i benefici di Pace e Sviluppo dei Popoli.

Di qui nasce la nostra Proposta alternativa alla nuova corsa al Riarmo innanzitutto nucleare in atto: Riprendere la conversione delle armi nucleari per lo sviluppo sostenibile di cui tutti i popoli hanno bisogno. 

Essa è già stata sperimentata con successo nel Piano Usa-Russia Megatons to Megawatts che in 20 anni ha convertito l’Uranio altamente arricchito HEU, contenuto in 20.000 testate nucleari, in elettricità e risorse.                

Infatti la conversione degli arsenali nucleari è un ampio percorso che coinvolge non solo il settore militare, quale primo protagonista del Processo, ma contemporaneamente i settori economico e ambientale interconnessi, nonché la possibile sconfitta della fame nel mondo.

 

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