L'Alta Corte ha sentenziato che il giornalista Julian Assange potrà essere estradato negli Stati Uniti dove rischia una condanna a 175 anni di carcere per spionaggio. La sua colpa sarebbe quella di aver rivelato documenti riservati, cioè di aver fatto giornalismo. Siamo tornati ai tempi del processo e della condanna a morte dei Rosenberg?
L'Impero non perdona chi ha rivelato i suoi crimini. Il mito dello stato di diritto anglosassone evapora quando si tratta di dare una lezione a tutto il giornalismo non allineato.
La Gran Bretagna rimane la potenza coloniale e imperialista di sempre, alleata degli USA nelle criminali guerre degli ultimi decenni.
Julian Assange è perseguitato da 11 anni con la complicità di tanti presunti difensori dei diritti umani e della libertà di espressione. 
Il parere contrario del governo e il voto conseguente di quasi tutta la Camera dei Deputati rimarranno come segno della complicità italiana con questa persecuzione. 
Rilanciamo la mobilitazione per chiedere la liberazione di Julian Assange. 
Invitiamo a organizzare presidi #FreeJulianAssange. 

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

 

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