Ora è ufficiale. La lunga contesa sul deposito cauzionale preteso da Umbra Acque si è chiusa con la vittoria dei cittadini e con il riconoscimento dei loro diritti, contro quella che si è sempre contraddistinta come una palese vessazione a loro danno. E’ quanto ha stabilito il Tribunale civile di Perugia accogliendo il ricorso proposto da Federconsumatori.

L’atto di “disobbedienza” civile cui avevamo chiamato i cittadini gualdesi nel sollecitarli ad opporsi all’odioso balzello si è finalmente trasformato nel suo contrario, un atto sacrosanto di obbedienza civile, com’era facilmente prevedibile. La strada che avevamo indicato ai gualdesi sia proponendo ordini del giorno mai accolti dalla Giunta e dalla maggioranza, sia più concretamente promuovendo con Federconsumatori le due partecipatissime assemblee nei quartieri di Cartiere e di San Rocco, si è dunque rivelata quella giusta, con l’accoglimento delle ragioni di tutti quei cittadini che avevano aderito all’azione di opposizione e di ricorso nelle modalità da noi sollecitate e che oggi si trovano pienamente tutelati dalla sentenza del giudice.

Esprimiamo dunque una doppia soddisfazione sia per l’aver contribuito nella nostra Città a questa vittoria sia per l’aver ben consigliato i gualdesi ad indirizzarsi verso Federconsumatori e a seguire le procedure predisposte dall’associazione: da oggi tutti coloro che hanno contestato la fattura contenente la richiesta di aumento del deposito cauzionale, ma che al sollecito del gestore hanno comunque pagato, così come coloro che hanno da subito pagato la fattura pur protestando, possono richiedere indietro quanto impropriamente esatto da Umbra Acque.

Continuiamo pertanto questa battaglia sacrosanta in difesa dei diritti dei cittadini: sollecitiamo l’immediato risarcimento delle somme dovute evitando che Umbra Acque proponga ricorso contro la sentenza del Tribunale di Perugia ed invitiamo i cittadini a predisporre i moduli per l’ottenimento dei risarcimenti. A questo fine, arrivati a questo punto, sarebbe doveroso che anche l’Amministrazione comunale batta un colpo, sentendosi finalmente responsabile, sciogliendo ogni riserva, abbandonando ogni timidezza ed invitando il gestore a rinunciare a fare ricorso. E questa assunzione di responsabilità a tutela dei diritti dei cittadini deve venire in primo luogo e nell’immediato dal Sindaco Morroni, in seno all’Assemblea dei Sindaci dell’ambito territoriale, affinché Umbra Acque rinunci ad un ulteriore contenzioso e provveda da subito al risarcimento.

Resta infine da vincere l’altra battaglia, anch’essa di obbedienza civile, quella per imporre il rispetto del voto referendario del giugno scorso, con particolare riferimento all’abrogazione della norma che permette ai gestori del servizio idrico di caricare sulle bollette degli utenti anche la “remunerazione del capitale investito”, ovvero la garanzia del profitto per i privati, quella componente della tariffa idrica che è pari al 7% della sommatoria degli investimenti effettuati nel periodo di affidamento al netto degli ammortamenti, e che in genere incide sulle bollette per una percentuale che può variare dal 10% al 20%.

A questo proposito, in coerenza con la campagna che da mesi stiamo portando avanti nella nostra Città, già dallo scorso mercoledì 14 marzo abbiamo depositato una proposta di Ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale. Con essa ci proponiamo che l’assise si pronunci per una formale richiesta ad Umbra Acque di disporre l’immediata cancellazione “della remunerazione del capitale investito” dalla determinazione delle tariffe a carico dei cittadini gualdesi e la restituzione delle somme dovute per effetto del referendum a partire dal 21 luglio 2011. A questo scopo si intende impegnare il Sindaco per la messa in campo di ogni iniziativa utile in seno all’Autorità d’ambito territoriale e a non votare il nuovo piano finanziario di Umbra Acque in seno all’Assemblea dei Sindaci, qualora esso non dovesse prevedere il rispetto della legge scritta dal referendum e sanzionata dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 116 il 20/07/2011.

Soprattutto oggi che sulla questione è positivamente intervenuta anche la Regione dell’Umbria, sarebbe un bene rafforzarne e condividerne l’impegno dai territori, con azioni decise che possano partire dai Comuni per pretendere da Umbra Acque il pieno e non ulteriormente rinviabile rispetto di quanto stabilito dal voto referendario. Sinistra per Gualdo proseguirà in questa campagna con volantinaggi e presidi e nei prossimi giorni sarà impegnata ad informare e mobilitare i cittadini, a partire da quegli oltre 6mila gualdesi che lo scorso giugno hanno votato perché l’acqua possa ritenersi un bene comune e che oggi pretendono dalle Istituzioni una risposta di obbedienza civile alla buona legge che una volta tanto hanno scritto in prima persona.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini


 

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