"L’Italia, si legge in una nota del Comitato umbertidese per Bersani, attraversa la crisi economica e sociale più dura degli ultimi vent’anni. Non da sola, certamente, visto che essa investe il continente europeo nella sua globalità. È una crisi che ha caratteri gravi che accomunano tutti gli Stati in Europa. Il nostro Paese fino a qualche mese fa era a un passo dal precipizio dove l’avevano trascinato i governi della destra. La nascita del governo Monti è servita, intanto, a ridare all’Italia quella credibilità che aveva perduto e a evitarle il destino della Grecia. Tuttavia i problemi rimangono anzi si sono aggravati con l’aumento della tassazione, i tagli, la perdita del lavoro per tanti italiani e la crisi che attanaglia le imprese. Inoltre la crescente delegittimazione dei partiti e della politica sostenuta e alimentata da una campagna di informazione che contrappone la “gente comune” alle “élites” dei partiti e delle istituzioni, rende più pesante la crisi sociale e rischia di colpire la stessa unità nazionale riportando tutti a uno sterile “localismo”. Siamo al cospetto di questioni irriducibili che richiedono di essere guardate in profondità e affrontate con la convinzione che l’impresa che andiamo ad affrontare richiede un passo saldo e determinato e un nuovo patto democratico per la ricostruzione e il cambiamento del Paese. La difficoltà crescente di trovare soluzioni concrete coinvolge direttamente noi amministratori che viviamo con angoscia questa fase perché abbiamo la percezione che la soluzione, se la si vuole trovare, sta nel ricreare una sana gerarchia dei valori e delle cose e che la montante ondata populista può solo aggravare la disillusione dei cittadini in quanto non può dare soluzioni. A causa della forte criticità in cui versa la finanza locale, non riusciamo a dare risposte alla cittadinanza. Spesso ci sentiamo impotenti nella battaglia per portare in sicurezza le città e i territori che amministriamo, per dare risposte concrete alla domanda di lavoro, per impegnare i migliori talenti per la rinascita".

 

"Le Amministrazioni locali, continua la nota del Comitato,  hanno bisogno di qualche margine per affrontare la crescente recessione che già morde la qualità di vita della gente e senza questo non è possibile ricreare quel sentimento collettivo di fiducia che è carburante essenziale per uscire dalla crisi. L’Italia ce la può fare, ma serve una sintesi alta tra la dimensione territoriale e la sfera globale. Ce la possiamo fare se la politica nazionale assume il valore locale come fondante della sua riscossa e se con umiltà si accetta che spesso quello che accade a livello locale è importante perché assume carattere di valenza complessiva. Sappiamo bene che nessuno può salvarsi da solo e che è tempo che nasca la stagione del merito e dell’onestà".

 

"Sappiamo bene che il processo che siamo determinati ad attivare, conclude la nota del Comitato per Bersani, richiederà tempi che non saranno brevi perché è profonda la frattura che si è aperta tra la politica e i cittadini. Sappiamo anche che senza la politica e i partiti questa distanza non potrà essere colmata. Sappiamo che per sanare il Paese occorre una buona politica e il Pd ha una buona politica. La Carta di intenti che Bersani ci propone di costruire arricchirà la proposta che il Pd farà al Paese. Ci sentiamo coinvolti in questo percorso e vogliamo contribuire ad arricchirlo. Per questo convintamente sosteniamo la candidatura di Pierluigi Bersani alle primarie per la premiership dell’alleanza tra i democratici e i progressisti di cui ha bisogno il Paese. Costruiamo insieme, quindi, la strada della rinascita per dare un futuro all’Italia e per poter dire ai nostri figli che un altro futuro è possibile".

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