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Ecco il video dello speciale-reportage, andato in onda nelle Tv per la serie *“Speciale XX Secolo”*, sull’anniversario dell’assassinio a Palermo (avvenne il 6 gennaio 1980) dell’allora Presidente della Regione Sicilia *Piersanti Mattarella*, mentre era in auto con la moglie e i due figli giovanissimi.

Un delitto spartiacque, che certifica il passaggio della Commissione di Palermo della mafia dominata da *Totò Riina* allo scontro al massimo livello con lo Stato e al ricatto delle Istituzioni con il sangue, che era stata annunciata da altri delitti precedenti e calata nella guerra tra cosche per il predominio interno, ma che mai era arrivata a un livello così elevato di scontro ricatto e intimidazione delle Istituzioni.

*Piersanti Mattarella* fu ucciso perché non solo non era acquiescente agli interessi della mafia, ma perché era nemico dichiarato di questi interessi che rapinavano la Sicilia, ne bloccavano ogni possibilità di crescita con la loro manomorta. Mattarella, che guidava una giunta regionale di centrosinistra con l’appoggio esterno del Pci, rappresentava la speranza di una Sicilia diversa e rappresentava un quadro politico diverso, sulla linea di *Aldo Moro* di cui era il pupillo, dando concretezza a questa diversità con una rivoluzione nel mondo di essere e di gestire la Regione.

Lo speciale-reportage, con un collage molto efficace e suggestivo di interviste, immagini dell’epoca (alcune anche poco note) e ricostruzioni traccia il quadro in cui sfiorì quella speranza, con testimonianze e analisi di grande interesse.

Un omaggio, quello prodotto dal  *Nuovo Giornale Nazionale*, curato e realizzato da *Gamma Multimedia Italia di Roberto Sportellini* e con un’introduzione di *Giuseppe Castellini*, a un uomo che portava in sé un’altra idea di Sicilia, e di un’altra Italia. E che proprio per questo pagò con il sangue. Fu una primavera che fu stroncata al suo sbocciare, con il conto pagato – oltre che dalle vittime – dalla Sicilia e dai siciliani.

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