L'Umbria e' una regione che vive sì delle grandi manifestazioni, ma anche e soprattutto del tessuto diffuso dei tanti piccoli eventi locali, che la rendono vivace ed attraente tutto l'anno, e compongono tutti insieme un'immagine ed una offerta unitaria.

PERUGIA - ''La nostra e' una piccola regione, in cui tutto e' collegato con tutto, a maggior ragione quando si tratta di un'offerta turistica, che si presenta attraverso una immagine integrata di ambiente, arte, cultura, enogastronomia, tradizioni, e salda quindi l'unita' con la diversita' e la peculiarita' dei territori''.

Lo afferma l'assessore al turismo della Regione Umbria, Fabrizio Bracco, aggiungendo che ''prendersela dunque, come fa la portavoce dell'opposizione in consiglio regionale (Fiammetta Modena, ndr), con supposti 'finanziamenti a pioggia' alle piccole iniziative, non tiene conto di questo dato fondamentale: che l'Umbria e' una regione che vive si' delle grandi manifestazioni, ma anche e soprattutto del tessuto diffuso dei tanti piccoli eventi locali, che la rendono vivace ed attraente tutto l'anno, e compongono tutti insieme un'immagine ed una offerta unitaria, che consente la formazione di itinerari personalizzati a visitatori e 'tribu'' turistiche.

L'Umbria (e un'occasione importante sara' costituita dalla prossima Borsa del turismo) e' fortemente impegnata a rafforzare e diffondere la sua immagine turistica, all'insegna degli slogan 'Cuore Verde d'Italia' e 'Scopri l'arte di vivere', costruita su prodotti nuovi e differenziati, su un'offerta integrata veicolata dal nuovo portale della Regione interamente dedicato al turismo, e su una nuova 'economia della cultura', in cui beni ed eventi culturali sono proposti nella loro capacita' di trasformarsi, oltre che in attrattori turistici, in fattori economici e formativi''.

Bracco - in un comunicato della Regione - spiega che su un fondo di 441 mila euro, stanziati dalla giunta regionale nella delibera richiamata dalla portavoce dell'opposizione, circa la meta' e' destinata a manifestazioni storiche, la cui celebrazione - sottolinea - ''rappresenta non soltanto un recupero, una tutela ed una esaltazione identitaria del nostro passato, ma un potente attrattore turistico. Il resto e' destinato si' ad iniziative che possono sembrare piccole, frammentate e disperse, ma unicamente a chi abbia dell'Umbria una visione assai miope, che guarda i singoli alberi e non riesce a vedere il bosco. L'Umbria turistica e i suoi territori vivono proprio grazie alla diffusione spaziale e temporale dei piccoli eventi nei suoi piccoli centri, che siano culturali, teatrali, enogastronomici, folklorici, sportivi. Non si tratta di finanziamenti 'a pioggia', ma, per mantenere la metafora, di un'irrigazione sensata. Non si vive soltanto di 'grandi eventi', se non sono accompagnati dal fermento di tante iniziative sviluppate nei territori. Per dirla con la battuta di un film famoso - conlude Fabrizio Bracco - e' l'Umbria, bellezza''.
 

Condividi