SAN GIUSTINO - E’ atterrato, ieri, venerdì, verso le 14 nel campo alle porte di San Giustino l’elicottero che poi si è alzato in volo diretto sulla cima del Monte Romito per effettuare ulteriori rilievi tecnici in vista dell’apertura del cantiere (in tempi rapidi ci sarà l’affidamento dei lavori).

Il volo è servito ad effettuare ulteriori misurazioni per il completamento del progetto di messa in sicurezza del costone collinare da quale si era staccato un masso enorme che aveva poi costretto ad interdire la Statale 73 bis di Bocca Trabaria al traffico.

«Ieri sono partiti gli ultimi rilievi - ha detto il sindaco Fabio Buschi - con l’elicottero che ha sorvolato la zona consentendo al personale del Comune ed agli ingegneri della ditta Cooprogetti di Gubbio (incaricata dal Comune per la redazione del progetto di messa in sicurezza del monte) di acquisire ulteriori dati per la messa a punto dello studio. Stiamo procedendo celermente, anche se abbiamo dovuto fare i conti con le avverse condizioni metereologiche che fino ad ora non ci avevano consentito azioni pratiche. La nostra intenzione - conclude - è quella di andare in tempi rapidi all’affidamento dei lavori per ovviare al disagio che i cittadini dei due versanti, umbro e marchigiano, da mesi sono costretti a subire. Da parte del Comune, ci tengo a ribadirlo, c’è il massimo impegno».

Ricordiamo che il tratto tuttora interdetto al traffico è quello che collega l’Umbria alle Marche ed insiste sul territorio di San Giustino dove, a circa 10 km dal capoluogo, l’8 dicembre era caduto il masso di 6 tonnellate staccatosi da un costone collinare (Monte Romito).

Alla caduta dell’enorme sasso era seguito un sopralluogo di Anas, Comune, Regione e Protezione Civile a margine del quale era stata ordinata la chiusura totale della viabilità per motivi di pubblica sicurezza.

 

Condividi