TERNI - In questi giorni è acceso il dibattito, che ha visto interventi a sinistra su richiamo a un coinvolgimento di tutta la società civile per quello che riguarda le riforme regionali iniziando dalla nuova legge elettorale.

Per noi della SpT scopo principale della riforma politica regionale è quello di riannodare un filo tra i cittadini e la politica.

Ogni possibile progetto di riforma istituzionale deve partire da questa analisi: da un lato l’attuale politica con i suoi gruppi dirigenti di fronte alle dinamiche dell’economia globale è impotente e disorientata è ridotta a un mero gestore delle disposizioni emanate dalle lobby economiche finanziarie che sempre più governano il vecchio continente; dall’altra parte nella nostra regione si sta affacciando prepotentemente un protagonismo di cittadini attivi consapevoli, combattivi che hanno piena percezione dei bisogni e dei diritti delle persone.

Abbiamo iniziato un confronto proprio con il partito di maggioranza relativa che governa il nostro territorio così come la regione esprimendo queste nostre riflessioni: la giusta polemica contro il ceto politico i suoi privilegi può infatti prendere due direzioni opposte; da una parte si può risolvere a beneficio della tecnocrazia e burocrazia aumentando il divario tra i cittadini e i centri di gestione e controllo sulla quotidianità, dall’altra parte, cosa che noi auspichiamo, la presenza di cittadini attivi che in forma associata possano contribuire ognuno con le proprie capacità e professionalità alla “cura” delle città e dei territori. Questa crisi può essere l’elemento dalla quale fare emergere buone pratiche e la buona politica e non riducendo lo spazio della democrazia.

Altro obiettivo che noi vogliamo perseguire è quello della efficacia, della razionalizzazione, lotta al privilegio e allo spreco. Anche nella nostra regione nell’arco degli anni si sono venuti via via stratificandosi uffici, agenzie affiancate a vecchi organi di controllo e di programmazione, non si sono trasformati o sostituiti ma hanno aumentato i costi. Questo ha compromesso l’efficacia delle decisioni politiche e ha inquinato la macchina amministrativa. È necessario che tutte le forze di centro sinistra assumano un’impegno solenne di fronte ai cittadini quello cioè di voltare pagina e di vigilare affinché ci sia un’effettiva uguaglianza dei cittadini nei rapporti con la pubblica amministrazione.

Siamo certi che come NOI sono migliaia i cittadini umbri che possano contribuire con le loro professionalità e le loro “storie” a fare dell’Umbria un laboratorio dove vengano a pieno rispettate norme e regole per ridistribuire il potere dall’alto verso il basso.

 

La Presidente della Sinistra per Terni

Rita Ribeca 

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