Elezioni Umbria - La lista della spesa
Darko Strelnikov
Tutti a fare i nomi dei candidati e nessuno a scandire quelli dei problemi. Eppure definire la situazione grave è poco. Basta leggere lo studio fatto dalla Cgil Regionale per rendersene conto. I dati sono da brivido. Io credo infatti che ai cittadini di questa regione non “freghi” più di tanto chi li rappresenterà in Consiglio. Penso siano molto più interessati a sapere :
Ast di Terni – Che cosa si può fare per fermare questa lenta ed inesorabile emorragia di posti di lavoro dalle acciaierie e dall'indotto che sta marciando verso le 1000 unità. E risponde al vero la “denuncia” secondo la quale sarebbero stati sbattuti fuori “dipendenti strategici”, difficili da sostituire, con quel che ne consegue per il mantenimento dell'attuale struttura produttiva? In una parola; che garanzie ci sono perché il famoso forno rimanga lì dove è sempre stato?
Perugina – E' vero che la Bauli potrebbe comprare lo stabilimento di San Sisto per farci merendine e biscottini, lasciando alla Nestlè l'esclusiva sulla fabbricazione del bacio? E ancora quanto potrebbe pesare tutto questo sull'occupazione (si parla di 300 esuberi) e, infine, se la Nestlè se lo porta via (il bacio)dove lo produrrà ? Dubito a Perugia. Toc, toc, c'è qualcuno in casa che può darci qualche dritta in merito?
Ex Merloni – Si continua a firmare protocolli, ma quando si parte, con il piano di reidustrializzazione? Ci sono 800 persone che hanno perso il lavoro e che sperano di riaverlo, ma non “a babo morto”.
Province e Comunità Montane – Come enti non e esistono più, ma esistono i circa 2200 dipendenti che vi lavoravano. Metà di quelli delle Province sono stati dichiarati in esubero e, nonostante la legge regionale approvata, secondo i sindacati, allo stato attuale, alcune centinaia di loro non hanno la certezza di ritrovare un lavoro al termine del periodo di mobilità. Peggio va per quelli delle Comunità Montane, soprattutto per i forestali, visto che i Comuni, a cominciare da Perugia, stanno consistentemente riducendo i loro impegni finanziari per la manutenzione di parchi e verde pubblico. Ci volete dire che cosa volete fare, ma concretamente non a chiacchiere, per evitare che molte famiglie umbre finiscano sul lastrico?
Aziende partecipate – Anche qui la riduzione drastica delle risorse porterà diversi problemi. Faccio un esempio per tutti. Se la Regione continua a tagliare i fondi per i trasporti e i comuni tagliano i servizi, come si fa ad evitare che tutto questo vada ad incidere, ancora una volta, sui livelli occupazionali di Umbria Mobilità?
Sanità – Al di là delle celebrazioni “di regime”, i fatti stanno a zero; L'Umbria in pochi anni è passata dal terzo all'ottavo posto per l'erogazione dei servizi essenziali. L'ospedale regionale sta sempre nelle cronache più per i letti nelle corsie che per le sue “eccellenze”. Continuano ad essere di più gli umbri che preferiscono curarsi in strutture di altre regioni, rispetto ai “fuori regione” che vengono da noi. E infine, la privatizzazione strisciante avanza. Aumentano i cittadini che preferiscono rivolgersi al “privato” visto che le strutture esterne costano quanto i ticket dei Cup, ma con una lista di attesa di qualche giorno, rispetto ai mesi delle strutture pubbliche. Ecco, invece di sapere chi si candida, ci piacerebbe conoscere cosa si intende fare per fermare il declino di uno dei nostri fiori all'occhiello.
Conclusione - L'impressione è che tutti questi problemi siano presenti agli attori della prossima elezione regionale, ma provano a rimandarli a dopo il 31 di maggio (la data in cui si svolgeranno le consultazioni), quando, ricorsi permettendo, il sedere sul “sedione” l'avranno già messo e potranno dare tutte le notizie spiacevoli che vogliono.
Martedì
14/04/15
11:25
Bene bene Strelnikov. Hai il coraggio di intitolare questo tuo articolo "la lista della spesa" cosa quanto mai rispondente ai contenuti del tuo articolo. Questo ha il merito di ricordare alla politica umbra le emergenze industriale della regione.
Ma come oramai avviene anche tu cadi nel pessimo vizio della critica general generica sulle forze politiche. E' chiaro che dietro il tuo pseudonimo si nasconde un dirigente molto qualificato e conoscitore dell'Umbria appartenente al PD. Questo vizio di nascita non ti permette però di uscire da una sterile polemica genere generica dicendo anche tu: sono tutti uguali, Tutti i partiti mancano di proposte concrete per affrontare la grave crisi dell'Umbria. Scusami ma ritengo questo approccio non solo ingeneroso ma anche sbagliato e dannoso perché generale qualunquismo che politicamente può sfociare solo in un generico voto di protesta o nell'astensione.
Inoltre la tua analisi contiene un parere che ritengo una vera assurdità. l'idea cioè che non sia interessante chi sederà nel prossimo consiglio regionale. Ritengo invece che ha fronte della difficoltà della politica, la differenza la possa fare solamente la qualità delle persone che saranno chiamate a rappresentare gli umbri nel prossimo consiglio regionale e nella prossima giunta. Sottovalutare questo porta inevitabilmente all'uso sconsiderato delle preferenze con danni pesantissimi per la rappresentanza. Lo Strelnikov di Guerra e Pace avrebbe tagliato qualche testa.
Martedì
14/04/15
23:00
Strelnikov è il nome di battaglia dello studente Pasha Antipov, poi sposo di Larissa (Lara) Antipova: tutto nel Dottor Zivago di Boris Pasternak e non Guerra e Pace di Tolstoi
Mercoledì
15/04/15
07:46
MI dispiace di deluderla signor lanciatore di coltelli Strelnikov non appartiene al Pd del quale , politicamente parlando, è avversario da sempre
Mercoledì
15/04/15
13:04
Ho letto entrambi i romanzi. forse era la stanchezza. Famosa la scena nel film del dott Zivago quando si incontrano sul treno che portava Strelnikov.
Mi scuso per il grave errore.
Giovedì
23/04/15
07:54
"Che cosa si può fare per fermare questa lenta ed inesorabile emorragia di posti di lavoro dalle acciaierie e dall'indotto che sta marciando verso le 1000 unità"?
E' una bella domanda.
Per la città di Terni la vedo nera, perché in città non si è sviluppata nel territorio una mentalità commerciale e permane tuttora quella del posto fisso....a vita!
Una convenction cittadina per discutere tutti assieme, sulle eccellenze locali e come esaltarle in uno scenario che tenga conto delle mutazioni planetarie, almeno dei prossimi 50 anni, si imporrebbe (invece si sperperano fondi del progetto "cassa integrati per formare.... 200 pizzaioli!!).
Non mi pare che qualcuno qui guardi lontano, tutti sono impegnati a "salvare" i posti di lavoro ancora per un po', ... almeno fino alle prossime elezioni.
Poche le iniziative tese a capire cosa avverrà e nessuna ad individuare come esaltare le eccellenze della zona che pure ci sono.
Purtroppo però il problema non é solo questo, é molto più vasto e serio.
Emerge lentamente quello dell'assetto generale della economia del pianeta che ancora si basa sulla legge della domanda e della offerta, ovvero su parametri economici di "convenienza" privata, che porta a distruggere alimenti solo per tenere i prezzi alti. Nessuno si indigna!
Vige un sistema monetario assurdo che sopravvive solo per convenienze e ottusità di chi governa i popoli che viene accettato e difeso senza neppure domandarsi cosa sia e impone agli stati di comprare "carta" da enti privati indebitandosi restituendo lor in cambio "Beni Reali!"
Ma qui andiamo oltre.... difficile farsi capire da chi non ha gli strumenti culturali o non vuole capire.
Gramsci scriveva: "Studiate ed organizzatevi.
Purtroppo oggi non si fa nè l'uno, nè l'altro.
Molto meglio pensare a come vincere le prossime elezioni, anche se poi non si sapesse quali decisioni prendere per risolvere i problemi della gente.