Regionali 2015. PD, Perugia "porto franco" Spoleto pure
di Ciuenlai
Le questioni territoriali che affliggono il Pd umbro sono figlie del nuovo modo di concepire la politica, legato ad un individualismo così esasperato da cancellare qualsiasi flebile riferimento a quell’intellettuale collettivo, che Gramsci identificava con il partito. I democratici hanno perso Perugia e Spoleto alle ultime comunali. Invece di fare corpo comune e di lavorare pancia a terra per cercare di riconquistarle, concepiscono questo evento come una opportunità. per farne “terra di conquista”, “porti franchi” alle prossime regionali.
La lista approvata contiene, infatti, la debolezza del capoluogo e , addirittura, l’assenza totale della città dei due mondi. Se andiamo infatti ad esaminare i candidati perugini scopriamo che essi più che la città, rappresentano esigenze generali. Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd, è il capolista e quindi candidato di area vasta”; molto vasta. Attilio Solinas invece oltre Perugia deve coprire il “pianeta sanità”, dove l’attuale maggioranza ha più di un problema di consenso, soprattutto tra i colletti bianchi. Simona Marchesi operaia della Perugina, è la classica candidata di facciata. Rappresenta più la categoria che il luogo dove vive.
Tutti i competitori più agguerriti e maggiormente legati alla città sono stati cassati a cominciare da Andrea Cernicchi, passando per Anna Maria Fioroni e terminando con la “plurivotata” alle europee Lorena Pesaresi. Se Fernanda Cecchini, Chiacchieroni, Barberini e compagnia hanno aperto nel capoluogo loro “succursali”, per cercare di riempire i vuoti lasciati dai “potentati” locali, ci sarà una ragione. Oh no? Spoleto è stata addirittura “cancellata”. Una decisione, ad occhio, inspiegabile. Ma poi si scopre che questo potrebbe far bene ad un possibile accordo tra La Governatrice e il sindaco Cardarelli per aprire le porte a candidati della destra moderata nella lista della Marini e fa sicuramente bene ai candidati folignati e ternani, che possono sguazzare, forti della clausola di prossimità, in una specie di “terra di nessuno”.
Addirittura c’è chi la considera una decisione utile per rendere più “dolce” ai ternani l’introduzione del collegio unico. Le grida di dolore del segretario comunale Loretoni e di quello provinciale Andrea Rossi sono un atto dovuto, una “recita” poco credibile, fatta fuori tempo massimo, che non avrà alcun effetto. Insomma chi perde potere (leggi le amministrazioni comunali) viene messo al bando e la sua dote di voti diventa “riserva di caccia” di quelli che rimangono. E’ la logica delle correnti e delle oligarchie, che seguono un interesse ristretto e quasi mai quello comune.
E’ “il nuovo che avanza” servito al coscio. Un tipo di nuovo che non piace a tutti. La diaspora silenziosa dal Pd continua. Ai fatti di Sicilia, ai continui smottamenti liguri e campani, si uniscono anche alcuni forfait umbri. Dopo la componente della direzione nazionale Rita Castellani, se n’è andato anche il Sindaco di Parrano. Parliamo di quadro dirigente, ma più in basso lo smottamento sta diventando frana. C’è, ma l’astensionismo di massa la rende invisibile. Ed è proprio questa torma di refrattari al voto, prevalentemente di sinistra, che costituisce la vera e unica mina vagante di queste elezioni.
P.S. La lista Pd è appena fatta e già si parla di cambiamenti. Valia Fedeli Alianti di Spoleto al posto della Zampolini fa parte della categoria del mondo dei sogni. Invece si parla insistentemente di un ritiro dell’orvietano Galanello che, verificatesi alcune condizioni, potrebbe lasciare, “per motivi personali”, il posto a Trappolino. Così il cambio avverrebbe evitando pericolosi scossoni nel partito orvietano.
Venerdì
17/04/15
11:31
La Pesaresi compone lettere di protesta per la sua mancata esclusione e grida alto il suo disappunto come se la comunità umbra si fosse privata di chissà quali competenze, ma La Repubblica (tra gli altri) così scriveva il 6 agosto 2014 analizzando il report sulla spesa pubblica in Italia: "Il record nella lista dei primi cento sospetti spetta però tutto al comune di Perugia: la bellezza di 10,5 milioni di euro pagati per dare luce alla città, con gara scaduta a luglio 2013. Anche qui, ignorando del tutto l'opportunità di comprare a meno le stesse quantità di energia elettrica tramite le grandi centrali pubbliche di fornitura." Ma l'assessore all'ambiente in quella giunta non era per caso la Lorena nostra alla quale allora forse opportunamente abbiamo rinunciato a questo giro? Dimenticavo: il Comune di Roma, per illuminare tutta la Capitale nella sua grande bellezza, ne spese a mala pena 4 (milioni) sindaco Alemanno!!!!!!
cfr: http://www.repubblica.it/economia/2014/08/06/news/spending_review_sprech...
Venerdì
17/04/15
22:04
LORENA PESARESI Per diritto di replica a Ciuenlai
"NESSUN RECORD NEI COSTI ENERGETICI DEL COMUNE DI PERUGIA SOLO UN ERRORE DEL MINISTERO, DI COTTARELLI E LEGGEREZZA DI REPUBBLICA..."
CIUENLAI evidentemente non sa più cosa scrivere o forse lo "attraggo" particolarmente, ma attenzione prima di aprire bocca e dargli fiato e denigrare sempre l'immagine di Perugia in un modo o in un altro, è bene informarsi correttamente altrimenti non è credibile e prestare più attenzione (per la dovuta trasparenza delle informazioni) su come sono andate effettivamente le cose sulla questione costi energia del Comune di Perugia, così come puntualmente risposto a Repubblica, al Ministero e pubblicato sulla stampa locale, televisioni Social network...(vedi di seguito mio comunicato stampa e Risposta ufficiale del Comune di Perugia (AMI 7 agosto 2014) a Repubblica). Sulla questione è stata fatta un'immediata interrogazione di smentita alla Camera dei Deputati nello stesso mese di agosto 2014 dall'On. Giulietti. A tutt'oggi nessuna risposta. FORSE TOCCHERA' SCRIVERE DIRETTAMENTE A RENZI???...
Comunicato stampa 6 agosto 2014 di Lorena Pesaresi
"Nessuno spreco, nessuna malagestione nella spesa di energia elettrica al Comune di Perugia.
Incredulità e stupore sono espressi da Lorena Pesaresi, ex assessore alle politiche energetiche del Comune di Perugia, in merito al dossier riportato oggi da Republica (a firma di Federico Fubini) sui costi di fornitura di energia elettrica. “Travisando totalmente la verità, il quotidiano riferisce di un presunto record negativo che spetterebbe alla città, non tenendo conto che la realtà è invece totalmente all’opposto e nel pieno rispetto della legge in quanto il Comune di Perugia ha comperato energia a meno dei prezzi garantiti da Consip. Infatti, per motivi di trasparenza - sottolinea Lorena Pesaresi – va anzitutto precisato che la Gara europea per l’approvvigionamento energetico espletata nel luglio 2013 prevedeva, come condizione vincolante, che i prezzi offerti fossero al di sotto delle tariffe CONSIP. Il bando europeo richiedeva anche, oltre al risparmio economico, la fornitura di energia esclusivamente proveniente da fonti rinnovabili con garanzia d’origine. Inoltre l’importo a base di gara (durata 26 mesi) non era riferito solo all’illuminazione pubblica – come erroneamente riportato su “La Repubblica” - ma a tutte le utenze a carico del Comune (scuole, sedi comunali, semafori, aree verdi, impianti sportivi…). Oggi, grazie alla scelta della Giunta Boccali e alle risultanze della Gara pubblica in questione – sottolinea ancora Pesaresi – siamo semmai difronte ad un grande risultato politico in termini ambientali e di Spending review in quanto, dal 1° novembre 2013, il patrimonio del Comune di Perugia è interamente alimentato ad energia elettrica “verde” certificata, con un risparmio in bolletta di 250.000,00 Euro all’anno (rispetto alla precedente fornitura) e con una riduzione annua di emissioni di CO2 in atmosfera, pari a 12.600 t CO2/anno.
Se si tiene conto di tutto ciò - ha proseguito l’assessore Pesaresi – ci si dovrebbe chiedere da dove certa stampa assuma le informazioni che poi diffonde creando disinformazione e un gratuito quanto inutile danno di immagine politica e amministrativa alla città. Credo al contrario che dovremmo invece essere portati ad esempio come prima città capoluogo di regione, per aver intrapreso una scelta vantaggiosa per le casse comunali che fornisce al contempo una risposta innovativa utile alla salvaguardia dell’ambiente e a garantire migliori condizioni di qualità della vita .” Invito il Sindaco Romizi a fare pubblicamente chiarezza su tale questione e i Parlamentari umbri a fare un’interrogazione parlamentare sulla veridicità degli elementi citati dal Commissario di Stato Cottarelli."
Perugia, 6 agosto 2014
-----------------------------------------------------------------------
Agenzia AMI – 1 COMUNE DI PERUGIA
- articolo del 07/08/2014 - 223/14
REPUBBLICA E “I PRESUNTI SPRECHI” DEL COMUNE DI PERUGIA NELL’ACQUISTO DI ENERGIA ELETTRICA
In relazione all’articolo pubblicato ieri su Repubblica riguardante “i presunti sprechi” nell’acquisto di energia elettrica da parte del Comune di Perugia, l’U.O. Servizi Tecnologici Energetici Informatici precisa quanto segue: “Il decreto cosiddetto “spending review due” ossia il decreto-legge n. 95 del 06/07/2012 convertito in legge 135/2012, all’art. 1 comma 7 prevede che: “…le amministrazioni pubbliche…relativamente alle categorie merceologiche: energia elettrica, gas, carburanti rete e carburanti extra rete, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa e telefonia mobile, sono tenute ad approvvigionarsi attraverso le convenzioni o gli accordi quadro messi a disposizione da Consip s.p.a. e dalle centrali di committenza regionali di riferimento…E’ fatta salva la possibilità di procedere ad affidamenti, nelle indicate categorie merceologiche, anche al di fuori delle predette modalità (n.d.r.:convenzioni o accordi quadro Consip), a condizione che gli stessi conseguano ad approvvigionamenti da altre centrali di committenza o a procedure di evidenza pubblica, e prevedano corrispettivi inferiori a quelli indicati nelle convenzioni e accordi quadro messi a disposizione da Consip s.p.a. e dalle centrali di committenza regionali; - nello stesso comma il legislatore ha previsto inoltre che “In tali casi i contratti dovranno comunque essere sottoposti a condizione risolutiva con possibilità per il contraente di adeguamento ai predetti corrispettivi (Consip) nel caso di intervenuta disponibilità di convenzioni Consip e delle centrali di committenza regionali che prevedano condizioni di maggior vantaggio economico.”; - in ottemperanza alle disposizioni sopra riportate della spending review ed agli impegni politico-programmatici dell’Ente per i quali è diventata prioritaria la necessità di ridurre i consumi energetici, l’Amministrazione comunale ha stabilito di indire una gara d’appalto, da espletare mediante procedura aperta ex artt. 3 comma 37 e 55 comma 5 del d.lgs. n. 163/2006 e s.m.i., con il criterio del prezzo più basso ai sensi dell’art. 82 del d.lgs. n. 163/2006 e s.m.i, per la fornitura di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, cosiddetta “energia verde”; - con D. D. a contrarre del 13/05/2013 dell’Unità Operativa Servizi Tecnologici, Energetici e Informatici sono stati fissati i criteri della gara ad evidenza pubblica per l’affidamento in appalto della fornitura di energia elettrica “verde” per un periodo di 26 mesi, con possibilità di rinnovo di ulteriori 24 mesi; - la base di gara era di € 10.508.333,33 IVA al 21% esclusa (fornitura per 26 mesi, dal 01/11/2013 al 31/12/2015); tale importo è relativo a tutti i consumi del Comune di Perugia, vale a dire illuminazione pubblica e altri usi, dove per altri usi si intendono tutte le utenze delle sedi comunali, giudiziarie, delle scuole, della mobilità, delle aree verdi e degli impianti sportivi; - il Bando e gli atti di gara sono stati regolarmente pubblicati all’Albo Pretorio on line e sul sito Internet del Comune di Perugia, sulla G.U.R.I., sulla G.U.C.E. e sui quotidiani ai sensi dell’art. 66 del d. lgs. n. 163/2006; - in particolare si segnala, come stabilito dalla “spending review due” ossia il decreto-legge n. 95 del 06/07/2012 convertito in legge 135/2012 soprarichiamato, che l’offerta di fornitura di energia elettrica doveva rimanere sotto i vigenti prezzi Consip (Energia elettrica 10) ed inoltre a quel prezzo doveva essere fornita energia verde (sia in Consip che nel mercato libero l’energia verde ha un costo maggiore dell’altra), consentendo nello stesso tempo all’Amministrazione Comunale di ottemperare agli obblighi imposti al 2020 dalle direttive europee del “Pacchetto Clima –Energia”, riducendo le emissioni di CO2eq in atmosfera; - nel rispetto della normativa richiamata più volte, all’art. 19 del Capitolato di gara è stato espressamente previsto che l’Amministrazione potesse recedere dal contratto qualora si accertasse la disponibilità di nuove convenzioni Consip recanti parametri migliorativi rispetto ai corrispettivi pattuiti con l’affidatario, nel caso in cui l’impresa non acconsentisse ad una modifica delle condizioni economiche stabilite con il contratto originario; - la gara è stata aggiudicata con D.D. 240 del 09/08/2013 (U.O. Servizi Tecnologici, Energetici e Informatici) alla società EDISON ENERGIA s.p.a. che ha offerto un ribasso sull’importo di gara del 10,85% e con la quale è stato stipulato un contratto d’appalto rep. n. 47139/1240 del 28/10/2013 per la fornitura di Energia elettrica verde di € 10.052.271,65 al netto d’IVA per il periodo dal 01/11/2013 fino al 31/12/2015, con facoltà di ripetizione per ulteriori 24 mesi; - si precisa che al fine di controllare che il prezzo della fornitura di energia elettrica verde resti al disotto dei parametri Consip, come stabilito per legge, l’ufficio competente (U.O. Servizi Tecnologici, Energetici e Informatici-Ufficio Energia), ha predisposto un monitoraggio mensile, in modo da verificare costantemente che i prezzi dell’energia siano al di sotto della vigente convenzione Consip Energia Elettrica 11. Come si può evincere dagli atti pubblici resi tali nel rispetto di tutte le tutele e forme previste per legge, l’Amministrazione Comunale non si è procurata l’elettricità “disinteressandosi della legge”, né si può dire che è stata ignorata “…del tutto l’opportunità di comprare a meno le stesse quantità di energia elettrica tramite le grandi centrali pubbliche di fornitura…” visto che ad oggi il prezzo pagato dall’Amministrazione Comunale per l’energia elettrica, tra l’altro verde, rimane inferiore ai prezzi praticati in Consip”.
Venerdì
17/04/15
22:29
CIUENLAI che è sempre meno attento dovrebbe comprendere che non ho fatto alcuna lettera di protesta per la mia mancata candidatura di cui non ho parlato. Non sono legata alle poltrone, né alla casta, nè "appartengo" a qualche potentato della politica regionale e nazionale. Faccio politica con passione e totale disinteresse personale da sempre a livello regionale e nazionale. Questo mi permette di scrivere con onestà quello penso sulla reale percezione del PD, della sinistra, della politica italiana e della scarsa fiducia dei cittadini verso i politici tutti. Forse quello che ho scritto non è altro che ciò che pensano ormai in tanti. Non è forse questo il primo motivo per cui in tantissimi non vanno più a votare? credo che la prima campagna elettorale da fare non sia la caccia alle preferenze ma sia quella di spiegare le nostre contraddizioni, il progetto per l'Umbria, come uscire realmente dalla crisi. Forse allora la gente tornerà a votare e a considerarci degnamente politici credibili e riconoscibili sul territorio...
Lorena Pesaresi 17 aprile 2015