ROMA - Da stasera e per i prossimi tre mesi ogni fine settimana la polizia effettuera' controlli a campione tesi a rilevare l'eventuale guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Ai 'droga-test', riguardanti 19 citta' (Novara, Bergamo, Brescia, Padova, Verona, Trieste, Savona, Bologna, Forli', Ancona, Ascoli, Perugia, Roma, Pescara, Teramo, Napoli, Bari, Messina e Cagliari) provvederanno medici e sanitari delle Questure e personale della polizia stradale, dotati di precursori e di relativi kit diagnostici e attrezzati con appositi laboratori mobili: cinque le sostanze le cui tracce verranno cercate nella saliva del conducente

"Larga parte dei costi dell'iniziativa - ha spiegato in una conferenza stampa, Roberto Sgalla, direttore delle Specialita' della polizia di Stato - saranno coperti dalla Fondazione Ania per la sicurezza stradale ma l'idea e' quella di farne un protocollo esteso a livello nazionale e della durata di tre anni: abbiamo chiesto percio' che a finanziarlo (la stima e' di circa 700 milioni l'anno, ndr) sia il Dipartimento Antidroga della presidenza del Consiglio. Il nostro non e' un discorso etico, non raccomandiamo agli italiani di non assumere certe sostanze ma di non mettersi alla guida dopo averlo eventualmente fatto: mancano ancora dati precisi ma le esperienze di altri Paesi europei ci confermano che l'incidenza dell'abuso di droghe sugli incidenti stradali e' elevata ed evitare certi comportamenti aiutera' sicuramente a migliorare la sicurezza delle nostre strade". "All'automobilista sottoposto a screening verranno prelevati due campioni di saliva, uno a sua garanzia per eventuali richieste di controanalisi - ha spiegato Fabrizio Cipriani, direttore del servizio affari generali di sanita' della polizia. In caso di positivita' scatta il ritiro della patente per 10 giorni, fino all'esito dell'esame nei lavoratori del Centro tossicologico forense di Roma. Se la positivita' viene confermata, si procedera' alla sospensione del titolo di guida nei modi e nei tempi previsti dalla legge".

"Abbiamo scelto come matrice la saliva - ha sottolineato Cipriani - perche' il prelievo e' molto meno invasivo di quello del sangue, e' molto maneggevole dal punto di vista tossicologico e da' dei risultati decisamente affidabili". "Abbiamo non poche difficolta' a realizzare questo tipo di test su strada - ha ammesso Giuseppe Bisogno, direttore del servizio di polizia stradale - da qui la necessita' di affiancare ai nostri agenti personale sanitario. Noi crediamo molto nella deterrenza di un protocollo di questo tipo: come accade per l'alcool-test, contiamo che sapere che all'assunzione di certe sostanze corrispondano delle sanzioni possa modificare certe abitudini". "La nostra collaborazione con la polizia - ha ricordato Umberto Guidoni, segretario generale dell'Ania - va avanti da anni e ha prodotto numerose iniziative. Questa, in particolare, tocca un settore di grande rilievo visto che secondo i dati del Dipartimento Antidroga gli italiani che fanno uso di sostanze illecite sono 2,3 milioni: e' probabile che molti lo facciano in modo piu' o meno regolare ed e' possibile che una certa percentuale lo faccia anche prima di mettersi al volante. E' un problema da non sottovalutare visto che il costo sociale dell'utilizzo della droga nel nostro Paese e' pari a 15 miliardi: di questi, 4 per perdita di produttivita' e il 20% per perdita di produttivita' legata a incidenti stradali".
 

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