Nell’estate 2021 le centrali cooperative e le organizzazioni sindacali avevano evidenziato le grandi criticità relative alla gara ponte bandita dall’USL Umbria 2 per la gestione di tutti i servizi socio sanitari che era, nei fatti, assimilabile ad una gara al massimo ribasso ed aveva una durata massima di 12 mesi.

A un anno dall’aggiudicazione della gara Federsolidarietà e Legacoopsociali evidenziano una situazione di grande criticità economica ed organizzativa delle cooperative sociali  impegnate nella gestione dei servizi di welfare oggetto della gara che operano nei territori di Foligno, Spoleto e della Valnerina.

“Negli ultimi 12 mesi – affermano Andrea Bernardoni e Roberta Veltrini rispettivamente presidente di Legacoopsociali e Federsolidarietà – pur in presenza di importanti liste di attesa gli inserimenti di nuovi beneficiari nei servizi si sono ridotti, alcuni servizi sono stati ridimensionati e il riconoscimento dei costi delle cooperative sociali anziché avvenire sulla base delle ore effettivamente lavorate è avvenuto sulla base delle presenze degli utenti nei servizi. Inoltre l’aggravio dei costi sostenuti a causa dell’aumento dei prezzi dei servizi energetici, dei carburanti, dei materiali di consumo ecc. non è stato riconosciuto. Tutto ciò concorre a penalizzare gravemente i soggetti gestori”.    

Partendo da queste criticità, vista l’imminente scadenza dei contratti relativi alla gestione dei diversi servizi socio-sanitari, Legacoopsociali e Federsolidarietà auspicano, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, che l’USL Umbria 2 bandisca una nuova gara con un orizzonte temporale medio-lungo e che non adotti nuovamente un provvedimento ponte, di breve respiro, che impoverirebbe i servizi di welfare e impedirebbe alle organizzazioni di investire nella qualità, nell’innovazione e nella formazione del personale.

“Riteniamo importante – aggiunge Roberta Veltrini – che la nuova gara di appalto parta da un’attenta analisi dei bisogni socio sanitari dei cittadini, coinvolgendo attivamente i beneficiari dei servizi e le loro associazioni. Solo in questo modo i servizi saranno in grado di rispondere in modo appropriato all’effettiva domanda di salute dei territori”.

“Al fine di garantire uniformità di trattamento ai cittadini in tutti i territori della USL Umbria 2 – continua Andrea Bernardoni - riteniamo imprescindibile uniformare le caratteristiche dei servizi socio-sanitari e le modalità di organizzazione ed erogazione degli stessi. Oggi osserviamo delle differenze significative tra ambiti territoriali appartenenti alla stessa USL che, pur avendo fisionomie eterogenee, necessitano di risposte uniformi in grado di assicurare a tutti i cittadini il diritto fondamentale alla salute”.

“Auspichiamo infine – concludono Bernardoni e Veltrini – che, come richiesto dalle nostre organizzazioni alle direzioni delle USL nel novembre 2022, la nuova procedura di gara sia in linea con la delibera approvata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa Regionale nel luglio 2021 che invita le amministrazioni pubbliche a ‘non utilizzare formule legate al massimo ribasso’ negli appalti relativi ai servizi di welfare”.

Sarà inoltre importante per le centrali cooperative la veloce approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa Regionale del disegno di legge bipartisan presentato da consiglieri di maggioranza e minoranza denominato “Qualità del lavoro e dei servizi di welfare”, che nel rispetto delle normative nazionali e regionali esistenti intende garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, la legalità del mercato del lavoro e la qualità dei servizi di welfare.

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