Mezzi di trasporto pubblico inaccessibili, parcheggi riservati perennemente occupati, servizi igienici pubblici inadeguati. Il mondo dell’associazionismo muove critiche e richieste di una diversa politica di intervento a favore della disabilità in direzione delle istituzioni pubbliche, responsabili a suo giudizio di non riuscire ad interpretare opportunamente quanto la legge, in Italia tra le più avanzate, già prevede. L’occasione per un confronto tra il pubblico e il mondo della disabilità è stata offerta da una seduta della III Commissione della Provincia di Perugia, in cui è stata discussa una mozione della consigliera del Pd Laura Zampa. Documento nel quale si chiede a presidente e giunta di individuare tutte le esigenze di adeguamento alle norme di accessibilità delle strutture dell’Ente; di redigere un piano per la piena accessibilità basato sul concetto della progettazione universale; di predisporre progetti di formazione di media education rivolti ai disabili; di adeguare il sito web dell’Ente alle esigenze di non vedenti o soggetti con altre disabilità.

 

Hanno portato il loro contributo alla Commissione Renzo Pieri, curatore del sito www.assisiaccessibile.it, portale turistico ricco di informazioni per portatori di handicap che intendano visitare la città serafica, e Mario Tosti, presidente dell’Istituto del marchio zerobarriere di Umbertide che ha lanciato alla Provincia la proposta di favorire l’organizzazione di corsi di formazione sull’accessibilità destinati a tecnici comunali.

 

Presente anche Raffaele Goretti, presidente del neo Osservatorio regionale disabilità che a breve inizierà ad operare occupandosi di settori fondamentali quali assistenza sanitaria domiciliare, lavoro, scuola, istruzione, trasporti e infrastrutture. “Sui diritti – ha sostenuto Goretti – le nostre istituzioni non riescono a ‘stare sul pezzo’, perciò vanno pungolate e stimolate. Ad esse si chiede semplicemente di impegnarsi a far rispettare la norma che in Italia risulta essere tra le più avanzate”. Che le regole da sole non bastano se non sono applicate con una adeguata sensibilità e formazione culturale è stato il commento unanime dei componenti della Commissione e dell’assessore al patrimonio Piero Mignini presente ai lavori. “La Provincia di Perugia – sono state le sue parole – ha messo a norma tutte le sue sedi e scuole, ad eccezione di un unico intervento ancora da realizzare. Nonostante questo non possiamo ritenerci soddisfatti se non si cambia l’atteggiamento culturale. Il nostro ente si è dato da fare su questo versante, ma è suo compito lavorare per costruire una diversa cultura basata sul concetto che è normale tutto ciò che attiene alla disabilità. Dobbiamo renderci protagonisti di atti che vanno verso questa direzione”.

 

Anche la consigliera Pdl Paola De Bonis ha parlato di un problema di civiltà, o meglio ancora di dignità. Il presidente della Commissione, Luca Baldelli, nel condividere lo spirito della mozione di Zampa, che ha definito un “atto di grande civiltà”, si è preso l’impegno di sottoporre alla Giunta provinciale le segnalazioni di disservizi giunte dagli ospiti della commissione.  

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