PERUGIA - ''La crisi della governance della Banca popolare di Spoleto non merita il silenzio assordante delle istituzioni umbre e particolarmente della Regione'': lo ha detto il commissario provinciale di Perugia dell'Udc, Maurizio Ronconi, in una nota.

''In questi giorni si gioca il futuro del credito umbro - ribadisce Ronconi - e il silenzio sarebbe interpretato non come una neutralita' bensi' come una manifesta preferenza verso una precisa soluzione. Non e' piu' il tempo ne' delle tifoserie e neppure di personalismi – conclude - ma e' necessario un impegno corale per una soluzione soddisfacente ed adeguata''.

A stretto giro di posta la risposta della Regione che, con riferimento alle dichiarazioni di Ronconi, con una nota diramate in serata ''fa presente che il silenzio della presidente della Regione non puo' essere oggetto di alcuna interpretazione ma e' semplicemente il segno del rispetto con il quale si attende di conoscere ufficialmente la posizione della Banca d'Italia in relazione alla Banca Popolare di Spoleto''.

''In assenza di notizie e informazioni provenienti da Banca d'Italia - sostiene ancora la Regione -, l'unico ente deputato alla vigilanza dell'attivita' degli istituti di credito del nostro Paese e garante degli interessi degli azionisti e piu' in generale della collettivita', ogni affermazione o intervento istituzionale sarebbe fuori luogo''.
 

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