Perugia - Romizi e Pd “Marcamo male”
Di Ciuenlai
PERUGIA - A Perugia si dice “Marcamo male”. Di fronte al continuo processo di degrado della città si ricomincia con le solite manfrine. La nuova maggioranza gioca a nascondino dietro ad un presunto buco di bilancio, che impedirebbe di mantenere le promesse e la nuova opposizione continua a ripetere il solito disco rotto : “il buco non esiste; non sapete governare”. Il Sindaco Romizi non può recitare la parte del “meravigliato” rispetto ai conti del Comune. E' stato seduto per 10 anni negli scranni della minoranza e quindi, se ha fatto il suo dovere, doveva sapere benissimo qual era la situazione alla quale andava incontro. Se non è così bisognerebbe concludere che è stato lì a scaldare la sedia e ci sarebbe da preoccuparsi. Di contro quelli del Pd sono patetici quando continuano a negare l'innegabile e cioè che il bilancio è in sofferenza per l'eredità del passato. Esperti che hanno esaminato quelle carte affermano che all'inizio della cortissima era Boccali, il disavanzo era tra i 70 e gli 80 milioni di euro.
Se non è un buco dategli voi un nome, tanto per i cittadini la musica è stata sempre quella : più tasse e meno servizi. A fine corsa, a forza di tributi e di tagli, Vladimiro era riuscito a ridurlo tra i 16 e i 20 milioni. Bella performance, che però, paradossalmente, per questa cieca (qualcuno dice stupida) ostinazione a negare il buco di bilancio, il centrosinistra non ha potuto utilizzare. Adesso la ricreazione è finita da entrambe le parti, c'è da raccontare la verità. Perchè, oltre ai conti, bisogna affrontare crostini come San Bevignate e società partecipate e soprattutto c'è da mettere in piedi uno straccio di progetto di rilancio, magari usando anche qualcosa che non costa, tipo la fantasia. Se si continua invece a fare campagna elettorale, questa città sarà travolta, oltre che dai suoi problemi, anche dalla mediocrità della sua (sedicente?) classe dirigente.
Lunedì
04/08/14
11:27
qual'era con apostrofo alla nona riga. Senza parole
Lunedì
04/08/14
12:27
Grazie per aver corretto
Lunedì
04/08/14
12:40
Caro professore , dovrebbe sapere che la polemica sull'apostrofo o no è ancora aperta; Per esempio secondo il Fochi, essendo il qual tronco una cosa storicamente morta, c’è solo il quale da elidere; perciò, apostrofo. E ancora :
Luciano Satta - Ma qual è piuttosto raro davanti a consonante, e suona antiquato. Perciò alcuni grammatici consigliano di restaurare la forma qual apostrofata: qual’e.
la Treccani ricorda che “qual'è è presente anche nella letteratura” e cita il Pinocchio di Collodi e Ricordi di un impiegato di F. Tozzi. Vogliamo correggere anche loro? Ma si facciamo contento il “professore”
Lunedì
04/08/14
13:10
No, ci mancherebbe, facciamo contenta l'Accademia della Crusca. Nessuna polemica sull'argomento.
"L'esatta grafia di qual è non prevede l'apostrofo in quanto si tratta di un'apocope vocalica, che si produce anche davanti a consonante (qual buon vento vi porta?) e non di un'elisione che invece si produce soltanto prima di una vocale (e l'apostrofo è il segno grafico che resta proprio nel caso dell'elisione). Come qual ci sono altri aggettivi soggetti allo stesso trattamento: tal, buon, pover (solo nell'italiano antico), ecc. È vero che la grafia qual'è è diffusa e ricorrente anche nella stampa, ma per ora questo non è bastato a far cambiare la regola grafica che pertanto è consigliabile continuare a rispettare".
A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
Per correttezza riporto integralmente la nota Treccani:
La grafia corretta nell’italiano contemporaneo è qual è, senza apostrofo.
La grafia qual’è, anche se molto diffusa, è scorretta, perché non si tratta di un caso di ➔elisione, ma di ➔troncamento, dal momento che qual esiste come forma autonoma.
La grafia qual’è con l’apostrofo è presente nella letteratura del passato, anche recente
Qual’è il piacere che volete da me? (C. Collodi, Le avventure di Pinocchio)
Do un’occhiata alla casa e capisco qual’è la camera (F. Tozzi, Ricordi di un impiegato).
DUBBI
Naturalmente anche qual era si scrive senza apostrofo.
Invece qual’erano si scrive con l’apostrofo, perché viene da quali erano, con elisione di quali.
Come si evince chiaramente, trattasi di due esempi di eccezione letteraria, a meno che non si consideri Ciuenlai alla stregua di Collodi e Tozzi.
Ritengo sia giusto e doveroso segnalare orrori grammaticali a chi di comunicazione "vive" e si serve, nell'interesse di un sito così ben fatto e della nostra amata lingua.
Lunedì
04/08/14
13:28
appunto segnali gli errori non una scelta rispettata, consigliata da illustri grammatici e usata da illustri scrittori. Poi se qual'è va bene per Collodi, va bene anche per Ciuenlai, a meno che non si voglia dire che ci sono favoritismi anche in grammatica
Lunedì
04/08/14
14:42
cara Redazione, mi permetto ancora di dire molto umilmente che si "trattava" (vista la vostra correzione) di un errore, più precisamente di una grafia non corretta, proprio come ci ricordano l'Accademia della Crusca e Treccani. Non sono al corrente del fatto che grammatici consiglino una formula errata. Gli illustri scrittori in questione poi, ai quali tra l'altro potremmo aggiungere Landolfi e Pirandello, sono semplicemente incorsi in un errore che, nel fatto di specie, possiamo appunto considerare un'eccezione letteraria, non la regola. Ultima precisazione: a questo indirizzo http://www.pinocchio.it/Download/Testo_ufficiale_LeAvventure_di_Pinocchi... è consultabile il testo di Carlo Collodi "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino", testo tratto dall'Edizione Critica edita dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi in occasione del Centenario di Pinocchio (1983), a cura di Ornella Castellani Pollidori con il patrocinio dell'Accademia della Crusca. Alla righe 39 e 40, pagina 4 si legge: "— Dunque, compar Geppetto,— disse il falegname in segno di pace fatta — qual è il piacere che volete da me?" Non si dubiti del fatto che questa segnalazione già è stata inviata a Treccani e al sito www.pinocchio.it. Con stima. Buon lavoro.
Lunedì
04/08/14
17:28
professò ha preso un granchio. Infatti lo ammette anche lei che da errore è passato a definire qual'è "grafia non corretta". Non se la prenda capita! Noi, avremmo preferito, invece di questa noiosa diatriba di pignoleria grammaticale, un contributo sul contenuto. Forse i lettori l'avrebbero apprezzata di più e capita meglio. Con stima buona grammatica a tutti
Lunedì
04/08/14
19:36
Redaziò, "grafia non corretta" equivale a scorretta. Trattasi quindi di errore. Non se la prenda nemmeno lei, mi pare capiti spesso. Condivido che la diatriba sia stata noiosa. A volte, però, a chi si crede un professore della politica occorre ricordare almeno la grammatica. Buone dietrologie visionarie condite con errori grammaticali a tutti.
Lunedì
04/08/14
21:21
allora con questa chiudiamo. Prenda il computer e sottoponga il testo alla correzione ortografica. Vedrà che il computer non segnalerà errori. Poi scriva all'Accademia della Crusca che Bill Gates manda in giro programmi fasulli di grammatica. Ah non si dimentichi di denunciare anche lo scomparso Luciano Satta autore di un sacco di saggi sulla grammatica tra cui il famosissomo "matita rossa, matita blu" nel quale scherzosamente, bacchettò 110 scrittori contempornei e che, come detto prima, sull'argomento afferma "qual è piuttosto raro davanti a consonante, e suona antiquato. Perciò alcuni grammatici consigliano di restaurare la forma qual apostrofata: qual’e". Il testo non è dell'anno mille ma del 1989. Dimostrato in mille modi che lei si è banalmente sbagliato non mi resta che dire che peggio dell'arroganza politica c'è solo l'arroganza intellettuale
Lunedì
04/08/14
22:36
Avete chiuso un portone ma avete aperto un abbaino ... siete proprio sicuri di aver scritto correttamente la troncatura di professore e di redazione?
Martedì
05/08/14
15:35
Al di là della crusca, la sostanza dell'articolo è inappuntabile!
Martedì
05/08/14
15:36
Al di là della crusca, la sostanza dell'articolo è inappuntabile!