Tra i vari compiti istituzionali della Guardia di Finanza si annovera, tra l’altro, la ricerca e la denunzia delle evasioni e delle violazioni finanziarie, la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico, nonché il contrasto dei patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali.

Nell’ambito di tali specifiche competenze, il G.I.C.O. di Perugia - Sezione Criminalità Organizzata - del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Perugia, al termine di una complessa ricostruzione economico-patrimoniale operata nei confronti di un soggetto di origine calabrese, ma da anni residente nel capoluogo, ha eseguito una confisca di beni, consistente un appartamento e una autovettura di grossa cilindrata, di cui lo stesso aveva la disponibilità, per un valore complessivo pari a 160.000,00 euro, in applicazione dell’art. 12 sexies del D.L. 306/1992.

L’attività eseguita, che muove i passi partendo dalla condanna irrevocabile del soggetto, ha preso in esame la posizione fiscale dello stesso, relativa agli ultimi anni, che, posta a confronto con la reale situazione economico-patrimoniale, ottenuta anche con l’ausilio dello strumento delle indagini bancarie, ha mostrato una evidente discrasia, consistente, come detto, nel possesso di un appartamento, acquistato senza aver alcun reddito e la disponibilità fittizia di una autovettura di grossa cilindrata, per la quale il soggetto esaminato sosteneva le spese di gestione.

Tutto ciò dimostra inequivocabilmente una sproporzione tra il reddito dichiarato e quello effettivamente posseduto.

L’art. 12 sexies del D.L. 306/1992, rappresenta una misura di sicurezza patrimoniale, e dispone, tra l’altro, che ai soggetti condannati in via definitiva, possa essere applicata la confisca del denaro, dei beni e delle altre utilità di cui dispone, direttamente o per interposta persona, qualora il loro valore risulti sproporzionato rispetto al reddito dichiarato ai fini fiscali, o alla propria attività economica.

Nel caso in questione, la Corte di Appello di Reggio Calabria, rilevando appieno la fattispecie legislativa, ha disposto la misura della confisca.

Con la presente operazione, la Guardia di Finanza di Perugia, attraverso le sue articolazioni specialistiche, dimostra ancora una volta l’attenzione verso un fenomeno di cui la nostra Regione, fino a poco tempo fa, sembrava immune, ma che va assumendo rilevanza sempre più incisiva, come, sempre più incisiva è la presenza e l’impegno che il Corpo profonde in tale settore.
 

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