L’Unione Comunale del PD di Città della Pieve esprime il proprio consenso riguardo l’operato dell’Amministrazione comunale che ha sollevato la questione del cambio di gestione della Comunità terapeutica residenziale del Comune di Roma in località Le Selve a Città della Pieve. Il Pd pievese apprezza l'intervento dell'on. Verini e sollecita spiegazioni da parte dei Ministeri competenti.

Il Sindaco Alemanno e la sua Amministrazione hanno costruito i nuovi Bandi per l’affidamento della gestione del settore delle tossicodipendenze per fare spazio ad alcuni e mettere da parte altri. Associazioni e cooperative sociali che si occupano di tossicodipendenze hanno giustamente sollevato le loro critiche sui modi in cui il settore viene finanziato dal Comune di Roma, che favorisce i soliti noti in una corsa ad accaparrarsi i posti che contano.

Ci preoccupa il fatto che Enti con indubbia esperienza nel settore delle tossicodipendenze, che lavorano da anni sul campo e hanno dimostrato di saper affrontare con competenza e tenacia difficoltà ed ostacoli, siano stati esclusi dalla gestione della Comunità, creando gravi ripercussioni sia sugli utenti e sul loro cammino terapeutico, sia sul nostro territorio, per l’incertezza che questa scelta porta con sé circa la conduzione della struttura.

Grave la previsione paventata dell'aumento del numero degli ospiti della Comunità, che solleva dubbi sulla riduzione degli standard di qualità dei servizi, per seguire un modello di privatizzazione anche in questo delicato settore, dove il servizio pubblico rimane, è stato e resta una garanzia a salvaguardia sia della salute dei tossicodipendenti e di una loro possibile reintegrazione nella società, sia della sicurezza della collettività locale, che ha partecipato alla nascita di questa piccola Comunità e che l’ha accolta dentro il proprio territorio comunale.

Dai nuovi sviluppi nella gestione della struttura potrebbero nascere problemi sia per l'aumento degli ospiti della Comunità, sia perché è stata introdotta la possibilità, per nuovi ospiti, di autodichiararsi “assuntore” e come tale, senza un controllo da parte della Sanità e delle istituzioni pubbliche, essere accolto nella struttura residenziale di Città della Pieve, mettendo in moto un meccanismo per il quale chiunque potrebbe dichiararsi tossicodipendente ed entrare in Comunità, magari per non scontare una pena detentiva. Se è vero che non vi sono ricette infallibili per la cura delle tossicodipendenze, è innegabile che in questo modo si ridimensiona il valore umano personale e sociale della scelta di chi decide di entrare in una Comunità terapeutica.

Il PDL umbro e quello pievese difende il sindaco Alemanno e le sue scelte, che riteniamo invece inaccettabili, perché lascia il dubbio di favoritismi e personalismi che niente hanno a che fare con la buona gestione della cosa pubblica e con gli interessi dei cittadini.
Il PD pievese sostiene l’iniziativa della Conferenza stampa sulla questione, organizzata dall’Aiab e in programma domani (martedì 17 aprile) a Perugia, presso la sede della Regione, a Palazzo Donini.
 

Condividi