ORVIETO - Il tema scelto per l’allestimento 2010-2011 è “il lupo e l’agnello”, per raccontare una Natività decisamente insolita, dal clima mistico e aulico con cui il profeta Isaia descriveva la venuta del Messia, ma con un forte tocco surreale.

Pur nella singolarità della scelta stilistica, il presepio non rinuncerà né alla precisa ricostruzione storica di usi e costumi della Palestina dell’anno zero, né ad un allestimento popolato di personaggi animati a grandezza naturale, eseguiti da professionisti degli effetti speciali teatrali e cinematografici, elementi che hanno fatto conoscere l’evento a livello nazionale.

Le grotte del Pozzo della Cava, ricche di ritrovamenti archeologi etruschi, medievali e rinascimentali, ospiteranno quest’anno ben sette scene della Natività: una ispirata ai Vangeli, canonici ed una a quelli apocrifi, una tradizionale all’interno del Pozzo della Cava e una contemporanea, una popolare nella cantina medievale e una storica, per concludere il percorso con una mistica scena finale nella grande grotta alta 14 metri, dove la profezia di Isaia che annunciava la venuta del Messia con queste parole: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Il lupo dimorerà insieme con l’agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto, il vitello e il leone pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. Il lattante si trastullerà nella tana dell’aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi”, viene sublimata dalla figura di Maria del Magnificat. Da questi versi magistralmente musicati da Michele Paulicelli nel suo brano “Quando è Natale” nasce l’immagine di un presepio-sogno, liberamente ispirato anche al clima aulico della Natività mistica di Botticelli.

Il Presepe nel Pozzo che si può visitare dal 23 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 con orario continuato dalle 9 alle 20, è inserito nel circuito dei presepi sulla Rupe intitolato “LA NATIVITA’ AD ORVIETO”, facendo parte del ciclo “Natale in Umbria. Un viaggio tra presepi e mercatini” promosso dall’APT regionale.
 

Condividi