Cominciamo l'articolo con una storia ( fonte: www.referendumacqua.it ), quella della gestione dell'acqua della città di Aprilia (Latina). Il primo luglio 2004: i privati mettono le mani sull’Acqua di Aprilia, la gestione delle fonti e dei rubinetti di Aprila e di altri 38 comuni della provincia di Latina passa alla società Acqualatina s.p.a. ( composizione di Acqualatina: partecipata per il 51% dai 33 comuni della provincia e per il 49% dalla multi nazionale francese Veolia ).

Cosa significa realmente una gestione mista pubblico/privato? Come in tutti comuni che sono passati alla privatizzazione, i sindaci non hanno più alcun potere di rappresentare i cittadini e proteggere il loro diritto all’acqua. Mentre i favorevoli alla privatizzazione si difendono sostenendo che l’acqua è pubblica e che è solo la gestione ad essere affidata al privato, in ogni caso comunque siamo in un regime di monopolio ( garantito da contratti ventennali ); in poche parole è una società per azioni che gestisce un bene pubblico, e cosa interessa ad una s.p.a. : il massimo profitto, che si traduce nella pratica in minimi interventi migliorativi della rete idrica ( costi ) e aumenti della bolletta ( ricavi ), altrimenti alla fine dell'anno non è possibile pagare gli azionisti e il valore delle azioni quotate in borsa scenderebbe; ma vi par giusto?

L'acqua, fondamentale per la vita, quotata in borsa come il petrolio? E chi non potrà pagare? Dovrà morire di sete? Questa non è certo una soluzione sostenibile, ma vediamo cosa è successo ad Aprilia.

La soluzione arriva dai cittadini. A febbraio del 2005 un gruppo di cittadini attenti e critici costituisce il Comitato Cittadino Acqua Pubblica di Aprilia che rivela passaggi amministrativi ambigui, contratti non validi, obblighi non rispettati. Intanto nel maggio del 2005 si riscontrano i primi effetti della privatizzazione: aumenti in bolletta che variano tra il 50% e il 330%, e a chi non è d’accordo viene tolta l’acqua.

I cittadini di Aprilia, consapevoli dei loro diritti, oltre a manifestazioni e dibattiti, intraprendono un lungo percorso giuridico e amministrativo, arrivando anche in tribunale che porterà alla vittoria : il comune riprende il controllo. Nel comune di Aprilia Davide ha vinto contro Golia. I cittadini di Aprilia ci danno una lezione importante: interessarci delle “nostre cose”, creare una “coscienza di comunità”. Il senso civico dei cittadini di Aprilia ci dimostra che la mobilitazione può cambiare le cose.

Le battaglie però non sono finite, molti cittadini si sono battuti per un referendum, per abrogare una legge che vuole privatizzare l'acqua, per toglierla dal mercato dei profitti e per ridarla in mano ai comuni con una gestione partecipata dei cittadini.

Il Movimento 5 Stelle pertanto inviata i cittadini a votare due SI per l'acqua:
- il primo SI per abrogare l'articolo 23 bis e modifiche per non consegnare l'acqua al mercato;
- il secondo SI per abrogare parte dell'art. 154 del Codice dell'Ambiente per impedire anche in futuro qualsiasi profitto sull'acqua.
 

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