►►►► “Noi in queste ore lavoriamo per l’estensione del Green pass, poi valuteremo i dati: se questi renderanno necessario l’obbligo vaccinale, non abbiamo sicuramente paura di disporlo, come abbiamo già fatto per il personale sanitario”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso della registrazione della trasmissione televisiva ‘diMartedì’ condotta da Giovanni Floris su La7. “È una scelta che il governo farà sulla base dei dati e dell’evidenza scientifica – ha aggiunto – io credo che però serva ancora qualche settimana di approfondimento“.
Secondo il ministro, “non è una scelta già presa ma una opzione possibile che la Costituzione all’articolo 32 ci consente. In Italia sono già obbligatori alcuni vaccini ed è anche obbligatorio il vaccino contro il Covid per il personale sanitario. Quindi noi abbiamo questa possibilità”. La campagna di vaccinazione, intanto, sta “andando bene – ha aggiunto Speranza – nelle prossime ore lavoriamo per estendere l’utilizzo del Green pass, che è uno strumento che i nostri concittadini hanno ormai imparato bene a conoscere, poi valuteremo”. L’obbligo di vaccinazione è dunque “una possibilità: se dovessimo renderci conto che l’obbligo è indispensabile per mettere in sicurezza il Paese, evitare chiusure, evitare difficoltà negli ospedali e nuovi decessi non avremo sicuramente paura ad applicarlo“, ha concluso.

 

 

►►►► DI MAIO: “SE LA SCIENZA CI DICE CHE SERVE L’OBBLIGO, LO APPROVEREMO”. Il tema dell’obbligo vaccinale, che il premier Mario Draghi ha spiegato essere un’opzione sul tavolo, resta al centro del dibattito politico. La Lega ha più volte ribadito la sua contrarietà e il leader Matteo Salvini ieri ha chiesto che sia lo Stato a risarcire eventuali danni. Sull’argomento è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “”Se la comunità scientifica ci dirà che il green pass non basta, servirà l’obbligo vaccinale”, ha dichiarato nel corso della trasmissione ‘In onda’ su La7.

 

►►►► “Non penso sia ancora il momento di preoccuparsi della variante Mu”. Paul Griffin, microbiologo e medico di malattie infettive con numerosi incarichi nel Regno Unito, traccia sul giornale britannico ‘The Conversation’ un bilancio sul sequenziamento delle varianti, con una particolare attenzione per la ‘variante Mu’ che in questi giorni sembra diffondersi con sempre maggiore velocità in Asia, Europa e Stati Uniti.

Sequenziata per la prima volta in Colombia nel 2021 e finora segnalata in almeno 39 paesi, la variante Mu è stata catalogata come ‘variante di interesse’ dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Griffin spiega che viene definita ‘di interesse’ una variante che registra “cambiamenti del virus che ne evidenziano la potenzialità di provocare più danni”. Le altre quattro varianti di interesse individuate fino a questo momento sono eta, iota, kappa e lambda.

“La Mu presenta dei cambiamenti, o mutazioni- spiega Griffin- che potrebbero renderla capace di aggirare in parte la protezione che abbiamo ottenuto grazie ai vaccini contro il covid”. Ma su questo, spiega il microbiologo, “si stanno ancora raccogliendo i dati. Se dovessero esserci prove sufficienti del fatto che la mu sia più pericolosa e stia cominciando a superare altre varianti come la delta, potrebbe essere promossa al rango di ‘variante di preoccupazione'”. Finora le quattro varianti di preoccupazione sono la alfa, la beta, la gamma e la delta.

 

►►►► “Non abbiamo bisogno di polemiche politiche strumentali, quindi invito con molta chiarezza, senza strumentalizzazioni, la Lega a prendere una posizione chiara”. Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, lo dice a Agorà su Rai 3 dopo il voto favorevole del partito di Matteo Salvini all’emendamento – respinto – di Fratelli d’Italia sull’eliminazione del green pass per i ristoranti. “Abbiamo bisogno di un sostegno chiaro alla campagna vaccinale, questo è il nostro obiettivo – spiega l’ex premier – la Lega deve assumere una posizione chiara, non possiamo permetterci di chiudere di nuovo”. Quindi “basta sì Green pass, no Green pass, ni vax sì vax”, ha detto Conte.

Il presidente del M5S, sul tema dell’obbligo vaccinale, ha chiarito: “Se come extrema ratio dovremo ricorrervi, non lo escludiamo affatto”. Per affrontare la pandemia ed evitare nuove chiusure, secondo Conte si deve “guardare alle esperienze dei Paesi più avanzati e “ricorrere agli strumenti più efficaci, e il Green pass è quello più a portata di mano”. Ciò detto, “se si deve discutere con le categorie, come i ristoratori, si convocano a Palazzo Chigi e si discutono loro esigenze“, ha aggiunto Conte.

 

 

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