Risale agli anni 1457-1458 ed ha "longhezza di palmi sette et once sette": è il gigantesco osso di animale preistorico portato in voto dai fedeli a Santa Maria della Consolazione, alla quale i tuderti si erano raccomandati per uccidere un mostro alato uscito dalle Gole del Forello, e quindi tra le prime testimonianze del grande moto di devozione popolare che, nel 1508, darà il via alla maestosa fabbrica del tempio all'ingresso della città di Todi. La leggenda vuole che si tratti della costola di un dragone di smisurata corporatura, forse appartenente al gruppo dell'Elephas Primigienius, di cui si è ritrovato anche, nelle miniere di lignite di Bastardo, un molare superiore. E' conservato da secoli nella sacrestia del tempio ed è da sempre oggetto di curiosità e di richiesta di informazioni da parte di tantissimi turisti, viste le citazioni in guide e pubblicazioni storiche. Da qui la decisione dell'Etab “La Consolazione”, ente proprietario del tempio, di assicurargli una esposizione pubblica che si concretizzerà a breve con la collocazione dell"osso del drago" in una teca che troverà posto in modo discreto all'interno della chiesa bramantesca, così come avviene già altrove, vista l'origine antichissima e largamente diffusa di affiggere resti di animali mostruosi come ex voto alle porte e negli atri dei luoghi di culto. L'iniziativa, che ha trovato il sostegno del Rotary Club Todi, vedrà la luce la sera di venerdì 6 settembre con l'inaugurazione della teca realizzata da un artigiano tuderte, il cui "taglio del nastro" sarà preceduto da una conferenza sulla storia del drago e sulla zoologia popolare; concluderà la serata una rappresentazione popolare "in tema" sul prato antistante il tempio. L'appuntamento aprirà una tre giorni di eventi che avranno per protagonista la Consolazione: sabato 7 settembre con un concerto organistico di musica antica del Maestro Moncada Paternò e domenica 8 con la tradizionale festa, le solenni celebrazioni religiose e lo spettacolo pirotecnico. "L'iniziativa - commenta Paolo Frongia, presidente dell'Etab - si inserisce in un progetto che, grazie alla attivazione di sinergie e collaborazioni, nel caso specifico del Rotary Club, vuole valorizzare e promuovere il tempio, in coerenza con le tavole statutarie dell'Opera Pia Consolazione, la cui origine risale al 1527 e che fu costituita con le donazioni dei fedeli che accorrevano a Todi per venerare l’immagine miracolosa della Augusta Vergine".

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