“Alcuni rappresentanti di famiglie di ‘ndrangheta sono in Umbria per comprare”, le parole del Procuratore della Repubblica di Catanzaro sono inequivocabili e le istituzioni regionali non possono rimanere indifferenti di fronte ad una situazione che come Rifondazione denunciamo da anni; fummo i primi, oltre dieci anni fa, a proporre l'istituzione di una commissione regionale antimafia.

L'Umbria, per tassi di povertà, disoccupazione e desertificazione dei servizi è ormai da tempo, a tutti gli effetti, una regione del sud, ma senza gli anticorpi che nel meridione si sono sviluppati sia a livello sociale che istituzionale, per contrastare l'insediamento delle organizzazioni criminali.

Terra di speculazione per multinazionali e mafie, dai rifiuti all'edilizia e ora, come ci spiega Gratteri per la rendita agricola.
Il controllo politico su queste vicende non può essere scaricato per intero sugli enti locali, occorre una vigilanza attenta soprattutto da parte delle istituzioni regionali.

Oscar Monaco, segretario provinciale Partito della rifondazione comunista di Perugia

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