di Giuseppe Mattioli

La Sinistra per Perugia denuncia la grave situazione in cui si trova la sanità regionale.

Nonostante le tante promesse elettorali e i recenti proclami della Giunta Regionale di centro destra di risolvere entro il 31 luglio le liste di attesa contenenti oltre 73 mila richieste di esami strumentali o visite, ne rimangono ancora oltre 29 mila circa: il 26%. L’obiettivo è stato mancato clamorosamente.

Purtroppo nel frattempo si sono accumulate altre 20 mila richieste riportando il totale inevaso a circa 40mila.

Ora ci sono, da parte della Giunta, di nuovo altre dichiarazioni di intervento per i prossimi mesi

Basta promesse, occorrono i fatti concreti.

Noi diamo un giudizio completamente negativo sull’operato della Giunta Regionale e la invitiamo a cambiare strada e a compiere scelte politiche che rafforzino il sistema sanitario regionale e non privilegiare il privato. Occorre dare risposte al più presto ai cittadini rispetto al diritto alla salute garantito dalla nostra Costituzione.

Inoltre contestiamo il merito che le liste sono state ridotte solo per intervento pubblico   di oltre 50 mila, per il semplice motivo che moltissime persone, sottoponendosi ad ulteriori carichi sia economici sia sociali, hanno provveduto privatamente.

La Sinistra per Perugia denuncia, quindi, il grave disagio della popolazione soprattutto quella che va dai 68 agli 85 anni che deve percorrere chilometri e chilometri di strada, farsi accompagnare da un familiare o conoscente, considerando, inoltre, i disagi per l’ulteriore costo e per le attuali temperature.

Ma non si riscontrano solo le gravissime difficoltà delle liste di attesa.

Basta andare in qualsiasi ospedale, per le visite o richieste di operazioni chirurgiche, e avvertire lo stato di profondo malessere, di insoddisfazione sia da parte dei medici sia del personale infermieristico per il poco personale a disposizione, le retribuzioni insufficienti, i notevoli carichi di lavoro ed orari oltre il limite consentito.

Mancano anche seri investimenti in innovazione e qualificazione del personale, eppure il ministro Roberto Speranza del passato governo aveva assegnato alla regione Umbria la cifra di circa 6,200 milioni di euro per ulteriori interventi complessivi.

Si avverte, quindi, la volontà di marginalizzare il servizio sanitario nazionale.

Chiediamo pertanto le dimissioni dell’assessore alla sanità regionale   perché del tutto inadeguato. Inoltre se avesse avuto un alto e profondo senso istituzionale e rispetto dei diritti dei cittadini avrebbe dovuto da solo fasi da parte,

La Sinistra per Perugia invita a battersi in maniera forte per difendere il servizio sanitario nazionale.

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