PERUGIA - "Facciamo un lavoro importante e fondamentale, nel rispetto della Costituzione, per la tutela della salute dei cittadini e non e' tollerabile che chi rappresenta la politica possa mettere in dubbio il lavoro straordinario per fare crescere la cultura della prevenzione, anche per quanto riguarda il tumore al seno": lo dice la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in merito alle polemica innescate dalle dichiarazioni di Beppe Grillo sulle mammografie.

Intervenendo stamani a Perugia ad un incontro su un premio di carattere medico-scientifico, Marini ha ribadito che "sul terreno della scienza crediamo che il nostro ruolo istituzionale sia difendere in maniera molto attenta il ruolo delle campagne di prevenzione, che mettiamo in atto con la popolazione per ridurre il rischio di morte e non per promuovere chi fornisce le tecnologie, ma per salvare la vita delle persone. E ci impegneremo ancora - ha concluso la presidente dell'Umbria – a fianco del Ministero e del Governo, che in merito hanno preso una posizione molto netta".

"Prima di tutto come donna, ma anche come presidente della Regione - ha ribadito Marini, nel corso della presentazione del premio Griffuel attribuito a Parigi al professor Brunangelo Falini - ho il dovere istituzionale di occuparmi ogni giorno di promozione e tutela della salute delle persone. E' per questo che considero gravissime le affermazioni che Beppe Grillo ha fatto, quasi suggerendo che il lavoro straordinario che da molti anni facciamo con il servizio sanitario pubblico e con tante associazioni di volontariato, anche in campo medico-scientifico, per la prevenzione del tumore al seno, sia orientato ad altri interessi".

"In Umbria - ha continuato Marini - abbiamo fatto crescere una cultura della prevenzione nelle fasce d'eta' piu' a rischio e oggi quasi l'80 per cento delle donne tra i 50 e 74 anni fa le visite mammografiche, col risultato di una riduzione delle probabilita' di malattia, ma soprattutto delle conseguenze che sono connesse al tumore al seno. Quando questo viene trattato preventivamente, anche in maniera chirurgica, si ha un
allungamento e un miglioramento della vita delle pazienti. Percio' faccio appello a tutte le donne, specialmente quelle impegnate nelle istituzioni - ha concluso Marini - ad agire fermamente e riaffermare il valore centrale della scienza medica e di quelle innovazioni, ricerche e nuove tecnologie che hanno permesso di cambiare la vita delle donne, di ridurne la mortalita' in conseguenza del tumore al seno e soprattutto di cambiare il rapporto che le pazienti hanno nei confronti di una malattia cosi' delicata, anche sul piano psicologico, e cosi' invalidante".

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