PERUGIA - Emerge "una evidente correlazione tra l'inquinamento dell'aria e l'aggravamento delle patologie psichiatriche" da uno studio compiuto da un gruppo di ricercatori in servizio presso le strutture di degenza di psichiatria degli ospedali di Perugia e Foligno. La ricerca ha riguardato inquinanti ambientali come le polveri sottili, ozono, monossido di carbonio e NO2 rilevati tramite le stazioni di monitoraggio dell'Arpa Umbria e gli accessi giornalieri per motivi psichiatrici presso le strutture di pronto soccorso, su un periodo di due anni.

"L'importanza - spiega il professor Alfonso Tortorella, direttore della struttura complessa di Psichiatria dell'Azienda Ospedaliera di Perugia - è nel fatto che viene dimostrato come sia sufficiente un aumento di 10 microgrammi di inquinamento per provocare un aumento di accessi al pronto soccorso del 10% di pazienti psichiatrici".
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "Epidemiology and psychiatric sciences".

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