Isola Maggiore - Contaminazioni che non si esauriscono mai, pieghe della cultura che ogni giorno di più si distendono mostrando continue sorprese. Così la presentazione del libro di Sauro Scarpocchi “Vento di Scirocco”, coordinato dal giornalista Luigi Foglietti, definito “frutto del migliore Made in Italy” dal relatore Paolo Belardi, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Perugia, inaspettatamente si collega con l'evento pomeridiano dell'Isola del Libro Trasimeno sul tema “Architettura nel Made in Italy” con l'architetto Luca Zevi e l'imprenditore Brunello Cucinelli.

Progetti che nascono all'Isola del Libro. Non sono certo questi i soli punti di contatto. Basta dire che proprio all'Isola del libro un anno fa a seguito proprio della presentazione del volume di Scarpocchi e del suo racconto sul salvataggio degli ebrei da parte degli isolani, nacque tra Zevi, Belardi e l'architetto Pietro Carlo Pellegrini l'idea di un progetto sul quale far cimentare i giovani studenti dell'Accademia e dell'Università di Perugia. Ora questi elaborati sono realtà e saranno esposti proprio ad Isola nel mese di agosto, dopo che i ragazzi hanno sentito dalla viva voce di Sauro il racconto di quei giorni e toccato con mano le bellezze di questi 24 ettari di terra. Emerso e Sommerso e poi ancora riemerso, sempre di più il tema di questa edizione della manifestazione dedicata al libro e alla lettura si configura nella sua capacità di incubare tantissime tematiche.

Architetture del Made in Italy. Così le storie e gli aneddoti sospinti dallo scirocco di Sauro Scarpocchi, diventano perle preziosissime per indagare il passato e guardare al futuro con l'orgoglio della tradizione, lo stesso orgoglio con cui il paese deve guardare alle sue opere “Le architetture del Made in Italy” è appunto il titolo dell’esposizione curata dall’architetto Luca Zevi e documenta l’attività di molte imprese del Made in Italy, caratterizzate da una “tipologia olivettiana” in quanto a dimensioni e produzione specializzata, che negli ultimi anni hanno scelto di costruire i propri stabilimenti e i propri centri direzionali secondo un progetto architettonico d’eccellenza. Come appunto quelli di Brunello Cucinelli.

La filosofia olivettiana. Imprese guidate da imprenditori sempre più impegnati a veicolare, attraverso l’architettura, i valori e l’immagine dell’azienda come appunto Brunello Cucinelli. Tema questo molto caro all'Isola che già ha trattato la filosofia Olivettiana e ospitato un altro grande imprenditore “illuminato” come Loccioni. Le architetture del Made in Italy, con la loro qualità, testimoniano che nel capitalismo di territorio del nostro Paese è in corso un processo di valorizzazione. Le aziende leader rinnovano architettonicamente sia gli uffici sia gli stabilimenti, realizzando veri e propri headquarters, con caratteristiche e servizi aperti alla città e al contesto circostante. Un’evoluzione che lascia sperare in una nuova stagione dell’Italia delle Cento Città che, riprendendo la profezia di Adriano Olivetti, conduca a una ripresa economica caratterizzata dalla profonda riqualificazione di un territorio straordinario, che il liberismo dominante negli ultimi decenni ha inutilmente maltrattato.

Domani - Ospite attesissimo di domenica è Roberto Giacobbo, conduttore della trasmissione Voyeger, con la presentazione del suo ultimo libro “La donna faraone” che si terrà alle 17.30 e ancora un incontro sullo scrittore Antonio Russello (alle 11.30) grande autore siciliano scoperto da Vittorini e recensito da critici di valore come Sciascia o Mario Gorini. Nel pomeriggio di domenica spazio anche ai nuovi linguaggi con i ragazzi di “Scorza di Limone”, progetto partito da un blog e arrivato su carta stampata.

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