GUBBIO - Si è aperta ufficialmente questa mattina la due giorni del XV convegno “Il territorio storico come progetto”, promosso e organizzato dall’ANCSA – Associazione Nazionale Centri Storici - e dal Comune di Gubbio, a 50 anni dalla costituzione dell’associazione medesima e della stesura della “Carta di Gubbio” del febbraio 1961.

A portare i saluti dell’amministrazione comunale, il sindaco Maria Cristina Ercoli che ha sottolineato la portata di interesse nazionale e internazionale per Gubbio, il suo centro storico, il territorio e ha ringraziato la presidenza e il direttivo Ancsa per aver accettato la proposta avanzata nel convegno di Bergamo di tenere a Gubbio questo appuntamento di grande interesse, che vede convenuti esperti, urbanisti, architetti, amministratori da tutta Italia.

Il sindaco ha portato gli auguri di buon lavoro da parte dell’Onorevole Vinicio Baldelli, fondatore storico insieme ad altri dell’associazione.

“Il convegno - ha sottolineato il sindaco Ercoli - si configura come un momento di riflessione sul cammino fatto dagli anni ’60 ad oggi, in tema di identità dei centri storici e la portata è tale che anche chi non sarà presente oggi e domani, potrà seguirlo in diretta internet o rivederlo in registrazione. Gubbio è annoverata tra i centri storici meglio conservati d’Italia e si può affermare che ha adempiuto ai dettami della “Carta” e dell’ANCSA. Oggi però si pone il problema dell’utilizzo del Centro Storico, per farlo vivere al meglio, anche in relazione al territorio circostante nel suo complesso e soprattutto nelle sue valenze ambientali”.

“Il fattore ambiente – ha notato ancora il sindaco Ercoli - è parte centrale anche nel nuovo Piano Regolatore, approvato dalla Giunta nel 2005 e in via definitiva dal Consiglio Comunale nel 2007, dove il centro storico non è considerato un bene culturale ‘statico’ ma un bene contestuale, con implicazioni economiche, da valutare in termini di riqualificazione complessiva. Proprio in questi giorni, Gubbio e l’insediamento di una vecchia fornace, sono stati al centro di uno studio condotto da universitari provenienti da Roma e Parigi”.

“Abbiamo accolto con favore l’invito e la proposta di organizzare questo evento a Gubbio - ha commentato dal canto suo il Presidente dell’Ancsa Roberto Bruni - perché ci sembrava giusto celebrare e festeggiare in questa città, dove organizziamo, ogni tre anni, la cerimonia di premiazione del “Premio Ancsa”, il cinquantesimo anniversario della fondazione della nostra associazione. Il convegno, introdotto da Bruno Gabrielli e Antonino Terranova, si svilupperà attraverso 4 sessioni e sarà l’occasione per stimolare una riflessione ampia e articolata. La nostra associazione, infatti, ha la peculiarità, singolarità e ricchezza di permettere un confronto costruttivo tra i punti di vista degli amministratori locali, alle prese con le problematiche dei centri storici, ed esperti e cultori della materia”.

“Nell’ultimo biennio – ha aggiunto Bruni - Ancsa ha raccolto in una serie di pubblicazioni i lavori relativi ad eventi e convegni ; il testo che presentiamo quest’oggi è una messa a punto ed una raccolta dell’iniziativa che si è tenuta recentemente a Bergamo, per ricordare i 50 anni del Convegno che si tenne a Gubbio nel settembre del 1960 e dal quale prese vita l’Associazione Nazionale Centri Storico – Artistici”.

Fabrizio Toppetti ha ringraziato il direttivo Ancsa per avergli affidato la cura del volume ed ha sottolineato che tutto il lavoro è nato dal convegno di Bergamo, che si è svolto lo scorso settembre, inoltre i testi sono il risultato di un percorso di dialogo, di condivisione e incontri che hanno permesso di realizzare un volume veramente significativo. In appendice è riportato il testo di Carolina Di Biase che costituisce una “sintetica biografia” ufficiale dei 50 anni dell’Ancsa, sono inoltre pubblicate la Carta di Gubbio del 1960 e la Carta di Gubbio del 1990. Il volume è accompagnato da cartografie che rimandano al territorio e alla città.
 

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