PERUGIA - Sono contenuti in 60 faldoni i documenti relativi all'inchiesta sugli appalti per i Grandi eventi della procura di Perugia. Fascicolo per il quale ieri sono stati notificati avvisi di conclusione indagini a 22 tra funzionari e imprenditori.

Una ventina di faldoni contengono le carte relative agli accertamenti svolti dai pm del capoluogo umbro Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi dopo il trasferimento del fascicolo dalla procura di Firenze che lo aveva avviato. Relativi in particolare all'analisi dei movimenti sui conti correnti bancari dei principali indagati. Su tutti il costruttore Diego Anemone e l'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci e le societa' a loro collegate.

Documenti ora a disposizione degli indagati e dei loro difensori che hanno 20 giorni di tempo per presentare memorie e documenti o chiedere di essere interrogati. Poi i pubblici ministeri formalizzeranno le loro richieste, probabilmente di rinvio a giudizio, al gip.

Al vaglio degli inquirenti di Perugia rimangono comunque ancora alcuni dei filoni d'inchiesta scaturiti dall'indagine sugli appalti per i Grandi eventi. Come la vicenda legata alla compravendita di un palazzo di Propaganda Fide a Roma che coinvolge il cardinale Crescenzio Sepe e l'ex ministro Pietro Lunardi. Per la quale la Camera sta esaminando la richiesta di autorizzazione a procedere.

Ci sono poi da definire i tronconi relativi all'acquisto di case per l’ex ministro Claudio Scajola, per il generale della guardia di finanza Francesco Pittorru e per lo stesso Balducci. Operazioni per le quali i pm perugini hanno ipotizzato siano stati utilizzati fondi di provenienza illecita messi a disposizione da Anemone e per le quali e' inquisito per riciclaggio l'architetto Angelo Zampolini. Per queste posizioni i pm del capoluogo umbro potrebbero valutare di chiedere l'archiviazione o stralciare qualche posizione inviandola ad altre procure.
 

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