Immigrazione: Ferrero (Prc), si apra un corridoio umanitario

ROMA - "La responsabilità dei 30 morti nel canale di Sicilia, che si aggiungono alle decine di migliaia morti in questi anni, è dell'ignavia dell'UE e del governo italiano". Infatti l'accordo Ue sull'immigrazione ha scelto unicamente di rafforzare il dispositivo Frontex, che altro non e' che la prosecuzione di una strada fallimentare e dispendiosa. A fronte di un fenomeno epocale, come quello delle migrazioni dovute oggi in larga parte alle guerre che hanno visto coinvolte alcune nazioni europee, l'Europa non sa dire altro che occorre rafforzare le proprie frontiere contro l'immigrazione irregolare e che non ci sono soldi per salvare vite umane nel Mediterraneo. Parliamo della stessa Europa che negli scorsi anni ha trovato migliaia di miliardi per salvare le banche private". Lo afferma Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista.
"In questo quadro appare ancora piu' grave che il 'mutuo riconoscimento' delle decisioni sull'asilo sia scomparso nel testo concordato dal vertice Ue. Un segnale, questo, che rende evidente il fatto che la grande coalizione tra socialisti e popolari - al di la' delle chiacchiere di Renzi – lascia Lampedusa, l'Italia, i popoli del Sud Europa soli nel gravoso compito dei soccorsi in mare. La zona euromediterranea deve diventare uno spazio di cooperazione e solidarieta' tra i popoli, non una frontiera invalicabile per chi fugge da guerra e miseria, non e' questa L'Europa che vogliamo. Oggi serve un corridoio umanitario che permetta di accogliere i richiedenti asilo evitando di condannarli a morte nella traversata del canale di Sicilia".

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