“L’Audizione dei rappresentanti dell’Intersindacale medica dell’Umbria, che si è tenuta oggi in Terza commissione consiliare, a cui né l’assessore Coletto né il direttore Braganti hanno partecipato, ha confermato drammaticamente tutte le criticità che gli operatori, il Partito democratico e le altre forze di minoranza, hanno sollevato in questi lunghi mesi di pandemia”: lo affermano, in una nota diffusa oggi pomeriggio, i consiglieri regionali del Partito democratico (Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori, Fabio Paparelli, Donatella Porzi).

“Quello che è emerso dalla testimonianza diretta di chi opera ogni giorno all’interno della sanità umbra – si legge nella nota - è un quadro oltremodo preoccupante, che rischia di peggiorare ulteriormente a causa delle mancate risposte di una Giunta regionale incapace di intervenire e trovare soluzioni a problemi che impattano fortemente sulla salute e sulla vita dei cittadini. In particolare, i mancati impegni sul tema delle assunzioni rispetto a quelli sottoscritti per l’anno 2021 (ovvero 1550 assunzioni di cui ad oggi solo 40 sono state effettuate) si sommano alla mancata riapertura di attività ospedaliere e ambulatoriali con conseguente allungamento dei tempi d’attesa e il conseguente esodo verso la sanità privata e i viaggi della speranza. I cittadini sono ormai consapevoli che questa Giunta Regionale, così facendo, sta mettendo una serie ipoteca sul futuro di un sistema sanitario che per anni è stato considerato tra i migliori del Paese.

Oggi ogni territorio umbro – proseguono - sconta disservizi e ritardi inaccettabili ma la Regione non ha mai dimostrato la volontà di volerli sanare veramente, ma, anzi, ha di fatto lasciato soli gli operatori sanitari a combattere in prima linea, senza armi adeguate e proporzionate alla straordinarietà dei tempi. Alla mancanza di programmazione delle risorse e degli interventi si è sommata anche la totale assenza di chiarezza e di confronto circa le azioni da mettere in campo per potenziare le aree critiche ospedaliere e l’assistenza territoriale, che sono il vero fulcro di un sistema moderno ed efficiente. Questo atteggiamento irresponsabile rischia perfino di mettere a rischio anche la nostra capacità di intercettare risorse adeguate dal PNRR per realizzare davvero il rafforzamento tanto auspicato dai cittadini del nostro sistema pubblico di cura e assistenza.

Riteniamo pertanto urgente – concludono - che la richiesta di un tavolo di confronto permanente con la Regione, venuta dalle forze sindacali, venga al più presto accolta e sia il luogo in cui individuare le soluzioni adeguate alle problematiche che affliggono la sanità umbra”. 

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