di Attilio Gambacorta
Credo che gli attacchi all'ANPI di  siano privi di senso storico, culturale e politico. Paragonare la nostra guerra di LIBERAZIONE con quella in corso in Ucraina non ha ragione di esistere, chi lo fa credo che non sappia di cosa stia parlando. Le ragioni sono semplici: nel 1943 era in atto un conflitto drammatico da 4 anni, nel territorio italiano da almeno 2. Nell'estate del 1943 l'esercito americano sbarcò in Sicilia (chi ha visto il film "la mafia uccide sempre d'estate" può comprendere cosa portò quello sbarco). I Partigiani lottarono con estremo sacrificio per liberare l'Italia dal nazifascismo a fianco dell'esercito alleato con finalità spesso opposte e contribuirono in modo determinante alla liberazione. La Costituzione che ripudia la guerra è figlia di quella lotta. In Ucraina e dal 2014 che si combatte e in questi anni sono stati aggrediti i russi del Donbass. Negare questo, o bypassare questo aspetto è quantomeno ipocrita, per usare un eufemismo, rifiutarsi ad ammetterlo è incomprensibile. Dirlo è una ovvietà che non può essere declinata a sostenitori di Putin. Per me è solo propaganda e ottusità. Inoltre non rendersi conto che il proseguo del conflitto serve solo a prolungare il supplizio degli ucraini è avere il prosciutto negli occhi. Ma si può pensare davvero, realisticamente, che l'Ucraina possa scacciare l'esercito russo oltre il confine, destituire Putin e liberare così il mondo da un dittatore? Credo proprio di no! Chi lo fa mente in primis a se stesso. Le ragioni di questa guerra sono molteplici e cominciano con l'allargamento ad Est della Nato, con motivazioni di egemonia, con la crisi Statunitense segnata dal sorpasso economico e tecnologico della Cina. Siamo di fronte ad una rivoluzione geopolitica che segna la fine di un'epoca che vedeva gli Usa dettare le leggi del mondo. Storicamente questi passaggi sono sempre segnati da guerre. Questa potrebbe essere infinita se non la fermiamo in tempo. L'Europa, l'Italia in particolar modo, non può permetterselo. L'unico leader mondiale che comprende a pieno questa situazione è Papa Francesco.  La Stampa, le televisioni sono asservite al potere della Nato e degli Stati Uniti d'America, gli unici che hanno interesse alla prosecuzione del conflitto. Fermiamo questa guerra, partecipiamo alla marcia di domenica, difendiamo l'AMPI da questo inaccettabile sciacallaggio, che serve solo a riscrivere la storia piegandola alla propaganda.
 

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