A seguito dell’emanazione del decreto ministeriale “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, la Giunta Regionale sta predisponendo un atto di recepimento al fine di adeguare la disciplina riguardante la produzione di energia elettrica da fonti quali eolico, fotovoltaico, idroelettrico e biomasse. La bozza del provvedimento è attualmente in discussione con le associazioni di categoria e Confagricoltura ritiene sia una grande opportunità per iniziare a delineare gli elementi della politica energetica regionale in materia di fonti rinnovabili. Ad oggi infatti sono ancora molti gli interrogativi, soprattutto per quanto riguarda gli impianti alimentati a biomasse.


Il decreto demanda alle Regioni l’individuazione delle aree non idonee all’installazione degli impianti secondo disposizioni volte alla tutela dell’ambiente e del territorio e detta le disposizioni autorizzative relative alla realizzazione degli stessi. Ad oggi la bozza dell’atto in fase di discussione riporta anche assetti relativi ai criteri progettuali delle diverse tipologie di impianti e loro localizzazione, andando in alcuni casi a normare la gestione ordinaria di un eventuale impianto.


Confagricoltura, con particolare riferimento alla parte normativa sulla produzione di energia elettrica alimentata da biomasse, accoglie positivamente l’impegno della Regione a definire regole che tengano conto delle peculiarità ambientali e territoriali, rilevandone l’intenzione a chiarire alcuni passaggi ancora irrisolti da un punto di vista normativo. Una predisposizione positiva, quindi, da parte delle istituzioni, utile ad allontanare il rischio di affrontare tematiche importanti in modo sommario, tenendo conto del principio citato nel decreto ministeriale secondo cui “l’individuazione delle aree e dei siti non idonei mira a non già rallentare la realizzazione degli impianti, bensì ad offrire agli operatori un quadro certo e chiaro di riferimento e orientamento per la localizzazione dei progetti”.


Confagricoltura auspica che il nuovo corso delle energie rinnovabili trovi attuazione e potenziamento anche sul territorio umbro, per una crescita imprenditoriale che non lasci spazio ad una eccessiva burocratizzazione, a favore, invece, di una differenziazione delle attività agricole, vitale per la sopravvivenza del settore.


E’ necessario, nelle scelte di localizzazione degli impianti, tenere conto delle esigenze di sviluppo dei comprensori regionali e non predisporre vincoli indiscriminati nella localizzazione degli impianti e nel reperimento delle biomasse, salvaguardando così il principio del libero approvvigionamento e scambio delle merci che sono alla base dei principi di economicità e competitività di ogni attività produttiva.


Le linee guida sullo sviluppo delle biomasse rappresentano per Confagricoltura il primo passo verso una chiara definizione del quadro normativo. Confagricoltura accoglie, pertanto, la discussione come un finestra aperta verso la futura risoluzione della questione digestato, o meglio, della normativa preadottata dalla Regione sulla gestione degli impianti per il trattamento degli effluenti di allevamento e delle biomasse per la produzione di biogas, in modo da rendere razionale la gestione di tali impianti.
 

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