«Monti ha esposto oggi al Senato il programma della Confindustria, della Merkel e della BCE. Ecco un chiaro esempio di coerenza: un governo espressione dei poteri forti che propone un programma dei poteri forti, che consiste nell’estremizzazione delle politiche neoliberiste che ci hanno portato alla crisi. Già pronto a rimettere l’ICI sulla prima casa, nemmeno citato il problema delle rendite finanziarie. Con linguaggio felpato tipico dei banchieri, il nuovo premier ha annunciato che proseguirà sulla strada delle misure giù varate da Berlusconi: non c’è nessun cambio di indirizzo politico. C’è un cambio di stile, di toni, ma non di contenuti politici. Con questo programma la crisi si aggraverà».

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