BRUXELLES - "Sicuramente servono delle politiche pubbliche di livello europeo e nazionale che rimettano in moto gli investimenti pubblici e privati", cosi' il presidente della Regione Umbria e primo vicepresidente del Comitato delle Regioni Catiuscia Marini, in un'intervista all'ANSA. 

"Ci aspettiamo molto da questo pacchetto da 300miliardi annunciato dal presidente Juncker - aggiunge - ma ci aspettiamo anche regole che coinvolgano i livelli istituzionali, nazionali e territoriali, come le Regioni e le Autorita' locali, in un processo virtuoso di nuovi investimenti  pubblici".

"In questi sette anni di crisi economica gli investimenti pubblici si sono ridotti quasi del 20%. Qui sta il nodo per poter tornare a dare lavoro e fare cose produttive sull'economia reale delle nostre citta' e comunita'", spiega Marini.

Commentando poi i dati diffusi oggi dal segretario generale dell'Ocse Angel Gurria sul benessere delle Regioni, nella seduta di apertura degli Open Days Marini ha affermato: "non basta il Pil per misurare il grado di benessere di una comunita'. Bisogna usare altri indicatori". "Per esempio - evidenzia - nella programmazione regionale, noi da anni abbiamo una sorta di batteria multidimensionale, dove conta la qualita' sociale, come e' la rete dei servizi, ad esempio il welfare per le persone e le famiglie, quanto si fa in istruzione e in formazione professionale, come si affrontano i temi dell'ambiente o dello sviluppo sostenibile".

"Quindi - conclude - per valutare il benessere dei cittadini ci sono tante componenti che il Pil da solo non riassume".

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