PERUGIA - Elisa Benedetti, dopo aver assunto la droga comprata in serata a Perugia, alle 00.19 del 29 gennaio, cioe' dieci minuti prima di iniziare a chiamare il 112 dicendo di essersi persa nel bosco dove verra' ritrovata senza vita, ha avuto un ultimo contatto con lo spacciatore che ha venduto lo stupefacente a lei e all'amica Vanessa.

Il particolare emerge dalle cinque pagine dell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere Ahmed Aoiuni detto Marco, tunisino di 26 anni, e Simone Lillacci, 38 anni di Perugia, con le accuse di spaccio di stupefacenti.

In particolare la chiamata avviene tra il cellulare di Vanessa, rimasto ad Elisa, e l'utenza intestata alla madre di Lillacci, in uso ad Aouini.

Così il gip di Perugia Massimo Ricciarelli ricostruisce l'ultima sera di Elisa. "Emerge - scrive il giudice - che il giorno 29 gennaio la Benedetti si era recata a Milano con la Coltrioli (Vanessa, l'amica con cui era uscita la sera della scomparsa, ndr) e con un'altra ragazza, per far ritorno in serata". Quindi le due fanno tappa a Citta' di Castello, dove vanno a trovare il padre di Elisa, per poi partire alla volta di Perugia.

"Nei piani delle due giovani - scrive il gip - vi era l'acquisto di eroina". Le ragazze, infatti, come il fidanzato di Elisa, Alex Pieraccini, secondo gli inquirenti, da due anni si rifornivano da Lillacci e Aouini.

"Quella sera - prosegue l'ordinanza - le due ragazze dapprima si fermavano in zona Ponte Rio presso il distributore Ip e si recano nel bar a bere qualcosa di alcolico e successivamente si recavano all'appuntamento preso con Marco-Ahmed, fissato nel luogo di spaccio predetto in zona Elce (quartiere di Perugia, ndr)". Li' secondo, la testimonianza di Vanessa, le giovani comprano una dose di eroina, mentre ad Alex lo spacciatore dira' che ne ha vendute loro due. Il giudice ritiene quest'ultima ipotesi la piu' attendibile.

"Di seguito - precisa il gip - le due ragazze sniffano ciascuna una striscia di droga preparata sopra la custodia di un cd". Quindi seguira' l'incidente stradale e la successiva scomparsa di Elisa.

Dalla ricostruzione del giudice emerge come il rapporto tra gli spacciatori Aouini e Lillacci e i consumatori Elisa Benedetti, l'amica Vanessa e il fidanzato Alex fosse consolidato per aver ceduto loro "in piu' occasioni con cadenza quasi settimanale, dosi preconfezionate di eroina al prezzo di 40 euro ciascuna".

Tra Lillacci e Aouini il giudice parla di "simbiotico rapporto di collaborazione", tanto che la chiamata che Elisa fa a Ahmed-Marco alle 00.19 la fa ad un'utenza intestata alla madre di Lillacci.

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