PERUGIA - Si sono finti addetti alla manutenzione stradale per non essere individuati, gli agenti della squadra mobile di Perugia che hanno fermato sette nigeriani per avere spacciato droga alla periferia della citta'. Nel corso dell'indagine e' stato inoltre individuato un tunisino ritenuto autore di una rapina a una giovane italiana all'interno di un asilo nodo dove questa lavora come educatrice. Anche lui e' stato sottoposto a fermo.

La polizia ha accertato che l'attivita' di spaccio avveniva intorno a un negozio di prodotti, alimentari e non, africani, conosciuto nell'ambiente della droga come “Mama”. Proprio davanti a questo esercizio erano state cedute da uno dei nigeriani fermati le dosi risultate di cattiva qualita' che avevano provocato lunedi' scorso una lite con accoltellamento, nel corso della quale era rimasto ferito lo stesso straniero e un altro extracomunitario ricoverato poi all’ospedale Santa Maria della Misericordia in gravi condizioni.

Nell'ambito dell'operazione denominata “Big Mama” la squadra mobile - diretta da Marco Chiacchera - ha compiuto otto sequestri di marijuana a clienti italiani e stranieri, alcuni dei quali minorenni.

L'indagine era stata avviata dopo numerose segnalazioni ed esposti da parte di esercenti e residenti di via Curtatone e Montanara e della zone limitrofe, che da tempo lamentano lo stato di degrado della zona. Frequentata quasi unicamente - hanno riferito gli investigatori - da extracomunitari, soprattutto nigeriani e magrebini. Molteplici le operazioni di polizia giudiziaria sono state comunque condotte dalla squadra mobile per arginare lo spaccio di droga.

Dagli accertamenti e' emerso che i presunti spacciatori, stazionano quotidianamente nei pressi del Mama gestito da una nigeriana. L'attivita' commerciale e' risultata da tempo punto di ritrovo per il cosiddetto spaccio ''di piazza'', gestito principalmente da suoi connazionali. L'indagine e' risultata particolarmente complessa per le difficolta' da parte del personale della seconda sezione della mobile ad avvicinarsi all'esercizio commerciale vista l'esclusiva frequentazione da parte di pregiudicati nigeriani e magrebini e il ricorso a ''vedette''. Fingendosi addetti alla manutenzione stradale gli agenti sono pero' riusciti a compiere i riscontri alle segnalazioni dei cittadini.

In alcune occasioni la polizia ha anche osservato gli spacciatori - sempre secondo quanto si e' appreso - armeggiare con buste in nylon ed accendini, procedura utilizzata solitamente per il confezionare dosi di droga. Secondo la squadra mobile un ruolo preminente nella presunta attivita' illecita era esercitato dalla nigeriana. Elemento considerato di una certa novita'.

I sette fermati hanno eta' comprese tra 21 e 37 anni, alcuni dei quali risultati clandestini. Uno di loro e' stato bloccato il 14 gennaio dopo essere stato trovato in possesso di poco piu' di 44 grammi di marijuana divisa in 15 dosi, mentre gli altri sono stati fermati tra lunedi' e mercoledi'.
 

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