PERUGIA - Rifondazione comunista dell'Umbria esprime grande soddisfazione per quanto deciso dalla Corte Costituzionale in materia di servizi pubblici. Con questa storica sentenza viene fatto finalmente rispettare l'esito referendario del 12 e 13 giugno 2011, quando ventisette milioni di italiani si sono espressi votando a favore dei quesiti referendari sulle modalità di affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a partire dall'acqua: i servizi pubblici e l'acqua non si privatizzano, sono beni comuni. Vincono così la democrazia e i movimenti, soprattutto i cittadini. Vengono invece sconfitte le politiche privatizzatrici prima di Berlusconi ed oggi di Monti, il cui governo, anche attraverso le misure di spending review, ha spinto e spinge per la privatizzazione obbligata dei servizi pubblici. Per la nostra regione poi, così pesantemente colpita dalla sciagura del governo Monti, si tratta di una grande notizia, anche perchè arriva in una fase delicata di discussione rispetto alla definizione dell'architettura isituzionale complessiva dell'Umbria. Per questo chiediamo da subito una riunione della maggioranza politica affinchè la Regione Umbria e la coalizione che la governa diano seguito alla volontà popolare espressa col referendum del giugno 2011 e confermata dalla decisione della Corte Costituzionale.

Luciano Della Vecchia
Segretario Regionale Prc-FdS Umbria

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