PEERUGIA – La crisi economica in atto non ha risparmiato neanche il settore del legno. Lo hanno sottolineato stamani in seconda Commissione, nel corso di una audizione, il presidente e il direttore del Consorzio Smai di Città di Castello, Graziano Marinelli e Angelo Edoardo Zigrino che hanno presentato un progetto di sviluppo per il rilancio del settore, anzi, legando ad esso la stessa sopravvivenza del comparto.

Definendo più volte il mobile in stile altotiberino come “un fiore all'occhiello dell'Umbria”, Marinelli, dopo aver ricordato che il Consorzio Smai è attivo da 35 anni annoverando 50 aziende, ha evidenziato come il settore del legno, nel corso degli anni, abbia sempre rappresentato non solo per Città di Castello, ma per l'Alta valle del Tevere e per l'Umbria stessa un volano per l'occupazione e quindi per l'economia di prim'ordine.

Nel corso della presentazione del progetto, il direttore dello Smai, Zigrino ha detto che l'obiettivo è quello di organizzare una mostra biennale dell'artigianato umbro di eccellenza che, oltre al mobile (arte del legno), comprenda anche la ceramica, il tessile e il ricamo.

“È necessario – ha detto ancora – il ringiovanimento del comparto e proprio per questo è fondamentale prevedere corsi appropriati di formazione per le nuove generazioni chiamate a portare avanti storia e cultura del mobile. Bisogna focalizzare il rapporto tra scuole d'arte e botteghe artigiane”.

Tra le proposte contenute nel progetto, quella del franchising nelle maggiori città italiane ed estere. Il tutto abbinato a campagne pubblicitarie ad hoc. Oltre a ciò, la presenza ad almeno una mostra internazionale specializzata, all'estero e un minimo di due in Italia.

Gli Enti locali – scrive lo Smai nel progetto – potrebbero partecipare alla promozione di un laboratorio permanente della progettazione e design, come ponte di collaborazione fra artisti, architetti stilisti e artigiani”.

L'impegno della Commissione, per bocca del presidente Gianfranco Chiacchieroni (PD), rimarcato sia da Oliviero Dottorini (Idv) che da Gianluca Cirignoni (Lega Nord), è quello di inserire nel Dap (Documento annuale di programmazione) la concreta possibilità di interventi mirati per il settore e per l'artigianato di eccellenza in generale.
 

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