PERUGIA - Il Gruppo dirigente di Asshotel - Confesercenti Umbria esprime "Sdegno ed incredulita'" nei confronti "della ormai quasi sicura introduzione della tassa di soggiorno nel decreto di attuazione del federalismo municipale".

"La nostra condanna e' totale: non e' certo questo il modo di dare opportunita', sviluppo e sostegno al turismo in Umbria - afferma Sergio Viterbi, presidente regionale di Assoturismo -, semmai e' una scelta miope. La tassa di soggiorno verra' istituita unicamente per far fronte alle necessita' di bilancio dei Comuni. Sara' imposta al turismo, ma al turismo non tornera' pressoche' nulla".

"A questo punto nessuno puo' dimenticare il no deciso di tutta una categoria verso questo balzello - continua Viterbi -. Se introdotto, Governo e comuni sappiano che si aprira' una lunga fase di aperto contenzioso che non potra' certo limitarsi a forme estemporanee di protesta come lo sciopero, insufficiente a rappresentare la profonda e motivata insoddisfazione di un intero settore ancora una volta tartassato ingiustamente".

L'Associazione annuncia quindi "lo stato di agitazione del settore" e si dice "pronta a dare vita ad un tavolo di concertazione con tutte le parti interessate per fermare questo ennesimo siluro contro lo sviluppo del turismo e dell'economia umbra".
 

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