Assemblea provinciale dei ceramisti aderenti alla Confartigianato Imprese Perugia, convocata per rinnovare le cariche sociali del gruppo di mestiere: alla presidenza è stato eletto il derutese Giorgio Moretti.

L’incontro è stato molto utile anche per fare il punto della situazione sulle criticità del settore e per individuare alcune linee guida, su cui il nuovo direttivo intende puntare, per costruire un efficace progetto di rilancio per la ceramica. Molte le tematiche affrontate dall’assemblea “a partire – spiegano dalla segreteria della federazione Ceramica - dalla necessità di intensificare l’attività di sensibilizzazione istituzionale, a tutti i livelli, per ritornare ad una politica di sostegno alla ceramica che sia sempre condivisa con tutti gli attori sociali, in particolare con le associazioni di categoria quali ‘sistemi intermedi’ di rappresentanza e, quindi, legittimi portatori di interessi generali e diffusi”.

Fra le attività associative prese in esame a consuntivo dall’assemblea, grande importanza è stata data all’azione svolta dalla cooperativa di garanzia Cosefir-Confartigianato e, più in generale, dal sistema dei confidi, in relazione agli interventi di consolidamento e di ristrutturazione finanziaria delle imprese. “Dopo la crisi economico finanziaria del 2008 – è stato sottolineato -, questi strumenti di accompagnamento al credito, unitamente alla cassa integrazione in deroga, hanno consentito di evitare il crollo del tessuto produttivo regionale, anche nel comparto ceramico”.

Affrontata dall’assemblea anche “la necessità di continuare a monitorare l’applicazione degli studi di settore, in quanto la crisi economico-finanziaria mondiale, ha relegato l’oggettistica ceramica, voluttuaria per eccellenza, fra i beni di consumo meno richiesti dal mercato, con un drastico calo di fatturati ed ordinativi. Da qui la necessità di proseguire nell’azione di adeguamento dei parametri dello studio rispetto al trend di crisi del settore in generale e, in particolare, nei Comuni umbri con maggiore presenza di imprese e di occupati”. Fra gli interventi di supporto al settore, che si potrebbero attuare a livello provinciale e regionale, è stata fortemente auspicata la rivisitazione della legge regionale n° 5/90, con l’obiettivo di prestare particolare attenzione ai settori dell’artigianato artistico e tradizionale. “Aree di eccellenza produttiva umbra, per le quali – è stato detto -, si potrebbe prevedere anche una corsia dedicata nei bandi pubblici d’incentivazione agli investimenti, all’innovazione, alla ricerca e alla promozione e negli interventi volti alla valorizzazione delle specificità territoriali”.

È molto importante, come emerso dai lavori assembleari, che “si spieghi all’utente finale che cosa è il nostro prodotto e cosa significa acquistare un oggetto ceramico di pregio uscito dalle nostre botteghe artigianali, a differenza delle merci dozzinali di dubbia provenienza e senza nessuna garanzia sulla qualità dei materiali impiegati. Quindi è necessaria innanzi tutto una forte comunicazione di livello culturale sulla qualità dei nostri prodotti attraverso una robusta campagna pubblicitaria. Così come altre iniziative di supporto al comparto dovranno essere incentrate sulle aree del design innovativo, del marketing, della promozione e internazionalizzazione e sui progetti integrati di filiera, turismo ambiente cultura, dove la ceramica deve essere una costante imprescindibile”.

Sulla tutela del made in Italy è stata poi ribadita l’urgenza di portare avanti la battaglia, a livello comunitario, vigilando sull’entrata in vigore del provvedimento adottato dal parlamento europeo il 21 ottobre 2010, sulla denominazione di origine dei prodotti d’importazione, che interessa vari settori fra cui la ceramica. Necessario, infine, “tenere alta la guardia sulla battaglia a difesa del made in Italy, identificando il prodotto realizzato interamente in Italia dalle merci provenienti da quei paesi che operano in assenza di regole”.

L’assemblea ha poi provveduto al rinnovo del comitato direttivo provinciale di Perugia eleggendo, all’unanimità, dieci imprenditori: Lucio Sambuco, Claudia Veschini, Giorgio Moretti e Ferruccio Bettini di Deruta, Claudio Carini, Danilo Passeri, Silvia Teodori di Gualdo Tadino, Giovanni Pietro Rampini e Aldo Fumanti di Gubbio, Dino Finocchi di Umbertide.

Alla presidenza del gruppo di mestiere, come detto, il comitato direttivo ha poi eletto per acclamazione il derutese Giorgio Moretti, mentre vice presidenti sono stati eletti Giovanni Pietro Rampini e Claudio Carini, a cui è andata la carica di vicario.

Giorgio Moretti ha accolto, con entusiasmo, l’invito dei colleghi di assumere la carica di rappresentanza categoriale, ringraziando i presenti per la fiducia accordatagli e per il saluto affettuoso che hanno voluto manifestare al padre Alviero. Inoltre ha assicurato che il suo sarà “un impegno volto alla massima disponibilità di collaborazione con tutti gli attori sociali ed istituzionali interessati ad una prospettiva di rilancio del settore. Solo se ciascuna forza in campo farà la sua parte sinergicamente, ha sottolineato il neo Presidente, il tessuto produttivo ceramico potrà affrontare con successo le sfide imposte dalla globalizzazione e dai cambiamenti che stanno interessando tutto il mondo occidentale”. “Il nostro direttivo della ceramica, la nostra associazione e noi imprenditori – ha concluso - siamo pronti a svolgere il nostro ruolo, nella consapevolezza delle difficoltà che abbiamo di fronte ma anche nella convinzione di dover salvaguardare un settore strategico per la nostra regione, sia sul piano economico ed occupazionale, sia per i valori storici, artistici e culturali che appartengono all’Umbria e ai quattro centri di antica tradizione ceramica Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto”.

Durante l’incontro, l’assemblea ha rivolto un caloroso omaggio e un grande applauso al compianto ed indimenticabile Alviero Moretti, la cui improvvisa scomparsa è avvenuta l’11 agosto di questo anno. “Una figura prestigiosa e punto di riferimento per tutto il sistema confederale – è stato ricordato -. Alviero fra i vari incarichi importanti nell’associazionismo imprenditoriale e nella pubblica amministrazione, oltre ad aver ricoperto la carica di presidente regionale della Confartigianato umbra, aveva guidato anche la Federazione Regionale dei Ceramisti, per lunghi anni, con dedizione incondizionata e amore profondo”.

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