Barbara Isidori

 

Il day after la crisi societaria è abbastanza tranquillo dalle parti di Pian di Massiano. Forse perché fino al ritorno del presidente Damaschi, che si è concesso una vacanza con la famiglia, nessuno dei tesserati della società sarà più autorizzato a parlare dell’affare Fedeli. Bocche cucite insomma fino a che il patron perugino non avrà un confronto sereno e distaccato con il vulcanico socio.
Per il momento comunque non sembrano esserci grandi margini per ricucire l’intera vicenda. Fedeli è sembrato nelle ultime ore sempre più intenzionato ad abbandonare il carrozzone biancorosso. “Non mi va il modo con cui sono stato trattato dalla società. Damaschi mi ha lasciato solo nel momento peggiore non intervenendo quando sono stato offeso. Vado via e non credo che tornerò indietro nelle mie decisioni. Non credo ci sia nessun margine per rimettere in piedi la situazione” ha detto Fedeli in questi giorni “L’amarezza è tantissima in questo momento perché credo che ci sia qualcuno che abbia organizzato tutto con la massima malafede. C’è qualcuno che soffia forte sul fuoco. Io ripeto che non ho parlato con nessuno”.


Dalla festa alla turbolenza il passo è stato breve. “A Spoleto doveva essere una giornata di festa e invece è andato tutto male. La situazione è esplosa ma era da tempo che sentivo che qualcosa non andava” ha continuato Fedeli “Anche a Lanciano se la sono e cantata e ballata da soli. Mi hanno lasciato in disparte e questo è un segnale di qualcosa che non va. Arcipreti? Mai avuto un grosso feeling con lui”.
Dall’altra parte ha replicato Damaschi che prima ha ribadito la sua estrema fiducia a Fedeli e poi ha detto la sua. “Ho provato a ricucire lo strappo in tutte le maniere. Le porte per Fedeli sono aperte. Ci ho parlato dopo il fattaccio e gli ho detto che, se vuole, al mio ritorno parleremo di tutta la questione. Io non vorrei che se ne andasse ma allo stesso tempo vorrei sottolineare che forse la sua reazione è stata esagerata”.
 

Di certo l’assenza di Fedeli si farà vedere e sentire soprattutto a livello economico. Damaschi però sbotta un po’. “Nei programmi per il prossimo anno, se vogliamo dirla tutta, Fedeli è quello che mi dice che dobbiamo spendere meno. E sarà molto difficile coniugare la volontà di vittoria con quello che mi dice in privato. Fedeli ha la voglia, i denari e la capacità di fare una macchina da guerra e non solo il Perugia. In privato le intenzione sono diverse. Anzi molti hanno fatto più di lui. A questo punto non vorrei che si fosse cercata solo una scusa per andare via” ha commentato Damaschi “Si è dipinto il polo Nord e invece siamo al Sud”.
Insomma la “strana coppia” Damaschi-Fedeli sembra arrivata definitivamente al capolinea. Al momento ogni possibile altra soluzione sembra assolutamente lontana e parlarne continuamente non fa che peggiorare la situazione. Qualche volta la toppa è peggio del buco….
 

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